Giornata mondiale delle zone umide. Oggi, 2 febbraio, si celebrano stagni, laghi, lagune, tutti quei meravigliosi ecosistemi fatti di vegetali e animali. Visibili e invisibili. Tante le iniziative in tutta Italia per ricordare l’importanza di questi habitat a volte sottovalutati e spesso minacciati
Giornata mondiale delle zone umide. Oggi, 2 febbraio, si celebrano stagni, laghi, lagune, tutti quei meravigliosi ecosistemi fatti di vegetali e animali. Visibili e invisibili. Tante le iniziative in tutta Italia per ricordare l’importanza di questi habitat a volte sottovalutati e spesso minacciati.
Escursioni guidate, convegni, volontariato, birdwatching, e molto altro per un fine settimana all’insegna della natura, in ricordo della Convenzione di Ramsar, firmata in Iran il 2 febbraio 1971 da 170 Paesi, in particolare governi, istituzioni scientifiche e organizzazioni internazionali partecipanti alla Conferenza internazionale sulle zone umide e gli uccelli acquatici.
Dal 1997, il segretariato Ramsar ha promosso la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sull’importanza e il valore delle zone umide. Per questo, da allora, si sono moltiplicate le iniziative, sia culturali che ludiche, con l’obiettivo di ricordare a tutti quanto sia importante salvaguardarle.
Nonostante la loro importanza sia nota da tempo, la Direttiva Quadro Acque (2000/60/CE), uno dei più importanti provvedimenti europei per la tutela delle acque interne, in questi mesi è sotto osservazione da parte degli Stati Membri perché sono state proposte alcune modifiche che porterebbero ad un suo significativo indebolimento (sull’argomento è in corso una consultazione pubblica aperta a tutti fino al prossimo 4 marzo).
Cosa sono le zone umide e perché sono importanti
Come spiega il WWF, che insieme a Legambiente organizza eventi e manifestazioni culturali e che sta promuovendo la campagna sul tema One Million Ponds, le zone umide, naturali o artificiali, sono rappresentate da una vasta gamma di habitat (ad es. laghi, stagni, paludi, acquitrini, fontanili, risorgive, torbiere), possono essere aree piccole o più grandi, generalmente poste tra terra e mare (es. lagune), tra terra e fiumi (es. paludi perifluviali) o tra terra e ghiacciai (torbiere alpine), come una sorta di zone cuscinetto tra il completo asciutto e il bagnato.
Sono degli importantissimi ecosistemi caratterizzati da una ricca flora e fauna acquatica, sono fondamentali per la regolazione dei fenomeni idrogeologici, funzionando come “trappole per nutrienti”, per la riproduzione dei pesci e la mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici, e, anche se a volte sono di dimensioni estremamente ridotte, sono in assoluto tra le zone più ricche di biodiversità.
Un’incredibile risorsa regalata da Madre Natura che però, purtroppo oggi è sempre più a rischio: “Circa 2/3 delle zone umide d’Europa sono infatti scomparse negli ultimi 50 anni – scrive ancora il WWF – e quelle che rimangono sono minacciate dall’inquinamento diffuso dell’agricoltura o dagli scarichi industriali e civili”. Rischio, quindi, ancora una volta, provocato dall’uomo, a volte responsabile (con o senza dolo) anche dell’introduzione di specie invasive, sia animali che vegetali.
Le iniziative per la Giornata mondiale delle zone umide
In Italia le zone umide decisamente non mancano. Per questo lungo tutta la penisola sono in corso escursioni, convegni e iniziative di vario genere sul tema. E non saranno solo oggi, perché tutto il weekend è all’insegna della natura.
In Emilia Romagna, per esempio, è prevista domani 3 febbraio un’intera giornata di escursioni, la mattina presso l’Oasi di Punte Alberete e Valle Mandriole, nel Parco Regionale del Delta del Po. mentre nel pomeriggio al Lido di Dante, Foce Fiumi Uniti sempre nel Parco Regionale Delta del Po.
Per citare invece un’iniziativa del Centro Italia, si prevede domani una gita in mattinata al Parco Nazionale del Circeo (visita che risulta adatta anche a famiglie e bambini) mentre al Sud si segnala la visita della Foce dell’Ofanto, Barletta, nel Parco naturale regionale del fiume Ofanto (in mattinata).
E c’è ci si spinge anche al prossimo weekend: il prossimo 10 febbraio, infatti, è prevista un’uscita in Friuli Venezia Giulia, in particolare a Marina Julia- Foce Isonzo, nella Riserva regionale Foce Isonzo.
Non mancano nemmeno iniziative serali. Per esempio stasera alle 20, a S. Giorgio di Piano (BO), sarà distribuito materiale informativo sulle oasi della Reno Galliera.
Lo scopo di tutto questo è ricordare quanto è importante difendere le zone umide, per difendere tutti noi.
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Roberta De Carolis