Eì il secondo incidente in due mesi. Il 9 luglio c'è stata una fuoriuscita di acido fluoridrico all'interno di un'azienda chimica di Porto Marghera
Porto Maghera trema ancora. Nei giorni scorsi si è verificato un altro incidente nella stessa zona in cui a maggio si è verificato un terribile incendio che ha avvelenato l’aria e anche le acque. Una zona la cui sicurezza sembra non essere del tutto garantita.
Questa volta è stata una fuoriuscita di acido fluoridrico all’interno di un’azienda chimica, la Fluorsid Alkeemia (ex Solvay Fluor) di Porto Marghera. Immediato l’intervento dell’Arpa Veneto, dei Vigili del Fuoco e della Polizia locale che hanno circoscritto la perdita della pericolosa sostanza.
E’ accaduto il 9 luglio scorso attorno alle 4 del mattino quando la Polizia locale e la Protezione Civile del Comune di Venezia hanno informato che si era verificata la fuoriuscita di acido fluoridrico.
⚠ #Avviso #PortoMarghera ⚠ La centrale operativa della Polizia locale e la Protezione Civile del Comune di Venezia…
Posted by Comune di Venezia on Wednesday, July 8, 2020
Dai primi interventi dei Vigili del fuoco è emerso che non vi erano rischi per la popolazione, ma l’Arpa ha avviato un’indagine.
#Porto Marghera #perdita di lieve entità e circoscritta di acido fluoridrico da impianto di uno stabilimento. Evento bloccato e contenuto dalle squadre di emergenza e pronto intervento di stabilimento #ARPAV sul posto per eventuali accertamenti ambientali.Allertati da @SalaSImage
— ARPA VENETO (@arpaveneto) July 9, 2020
Sul posto i tecnici ARPAV del rischio industriale hanno acquisito informazioni per una valutazione dell’entità e per la ricerca delle cause:
“I rappresentanti aziendali hanno riferito che si era trattato di un trafilamento di acido fluoridrico da una flangia rilevato dalla rete aziendale di rilevazione delle sostanze pericolose. In seguito al rilascio è stata data attuazione al piano di emergenza interno di stabilimento e la squadra di emergenza interna è intervenuta intercettando il rilascio mentre si è attivata automaticamente la cortina d’acqua per l’abbattimento della perdita e la protezione del reparto interessato dall’evento” spiega l’Arpav secondo cui
“considerate le ridotte dimensioni della tubazione e la bassa pressione di esercizio del tratto di linea interessato dalla rottura è ipotizzabile un rilascio contenuto, abbattuto dalla stessa cortina d’acqua”.
Sarebbe stata una mancata tenuta di una guarnizione all’origine del problema. Fa sapere l’Arpav che una volta che sarà bonificata la tubazione e sarà smontata la flangia, presumibilmente venerdì prossimo, sarà eseguito un altro sopralluogo insieme ai tecnici del Comando Provinciale dei Vigili del fuoco di Venezia per verificare le cause del rilascio.
Per fortuna la fuoriuscita sembra sia rimasta circoscritta all’intero dello stabilimento ma ancora l’esatta dinamica, così come le eventuali conseguenze, sono da accertare.
Due mesi fa il terribile incendio di Porto Maghera
Esattamente due mesi fa – era il 15 maggio – un incendio divampò presso lo stabilimento specializzato in prodotti chimici 3V Sigma. I danni furono molto gravi, tra cui l’inquinamento delle acque della laguna e in particolare quelle del Canale Lusore-Brentelle e una vera e propria strage di pesci.
“Due incidenti chimici nel giro di neanche due mesi sono troppi. Fortunatamente l’episodio all’ex Solvay Flour non sembra gravissimo, a differenza del rogo alla 3V Sigma, ma è comunque un segnale allarmante. Occorre rafforzare la prevenzione in maniera seria, investendo risorse adeguate” ha detto Andrea Zanoni, consigliere regionale e vicepresidente della commissione Ambiente.
Un’area industriale, quella di Porto Marghera, tra le più grandi d’Europa e forse anche tra le meno sicure.
Fonti di riferimento: Comune di Venezia, Arpa Veneto, AndreaZanoni
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