Fukushima: finalmente rimosso tutto il combustibile nucleare del reattore 3

Finalmente tutto il combustibile nucleare contenuto nelle vasche di contenimento del reattore n° 3 è stato rimosso dopo 10 anni dal terremoto

Finalmente tutto il combustibile nucleare contenuto nelle vasche di contenimento del reattore n° 3 è stato rimosso. A quasi 10 anni dal terribile terremoto e del disastro che sconvolsero Fukushima e il mondo intero, si lavora ancora per mettere in sicurezza la centrale di Daiichi, ormai in fase di decommissionamento.

Domenica scorsa, la Tepco, la Tokyo Electric Power che gestisce l’impianto, ha annunciato di aver rimosso tutti i 566 gruppi di combustibile nucleare dalla vasca del reattore n. 3 dell’impianto n. 1 di Fukushima. Una notizia che così non sembra suggerire nulla, ma in realtà è una tappa fondamentale nel lungo cammino di dismissione della centrale: è la prima volta che viene completata la rimozione del combustibile di uno dei tre reattori che hanno subito il crollo nell’incidente del marzo 2011.

L’operazione di rimozione del combustibile dal reattore n. 3 è iniziata nell’aprile 2019. Sono stati necessari quasi due anni per eliminarlo del tutto.  Domenica, tramite dispositivi di controllo remoto sono stati spostato gli ultimi sei gruppi in una struttura di stoccaggio comune all’interno dei locali dell’impianto. Una grande copertura è stata posta sulla parte superiore dell’edificio del reattore n. 3 per impedire la dispersione di sostanze radioattive.

Tepco aveva pianificato di iniziare la rimozione del combustibile dall’edificio del reattore n. 3 già alla fine del 2014, ma ha ripetutamente ritardato il programma poiché ha incontrato difficoltà a liberarsi dei detriti lasciati da alcuni crolli. L’operazione ha richiesto anche più tempo del previsto a causa di problemi di malfunzionamento dei macchinari.

La rimozione di 1.533 gruppi di combustibile dall’edificio del reattore n. 4 è stata completata nel dicembre 2014. I tempi purtroppo sono ancora molto lunghi. Adesso Tepco punta a concludere l’estrazione di tutti i gruppi di combustibile dagli altri edifici del reattore entro la fine del 2031, compreso l’edificio n. 1, dove sono sparsi molti detriti, e l’edificio n. 2, dove i livelli di radiazione sono ancora alti, nonostante siano passati 10 anni dal disastro.

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Ma non solo. Oltre alle barre esaurite, all’interno dei reattori 1, 2 e 3 s0no presenti ancora 800-900 tonnellate di combustibile fuso, che dovrà prima essere ‘neutralizzato’, poi rimosso per completare la messa in sicurezza della centrale. Anche in questo caso ci vorranno decenni per completare le operazioni.

Fonti di riferimento: The Japan Times, Tepco, Tepco/Facebook

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