In Antartide si boccheggia. Per la prima volta è stata registrata una temperatura di oltre 20° C superando il precedente record del 1982
Nelle isole dell’Antartide si boccheggia. Per la prima volta, è stata registrata una temperatura di oltre 20° C superando il precedente record di 19,8° C, detenuto dall’Isola di Signy nel gennaio 1982.
Un caldo che fa paura visto che riguarda uno dei posti più freddi del pianeta. A darne notizia è stato lo scienziato brasiliano Carlos Schaefer che nella stazione di monitoraggio di Seymour Island ha registrato ben 20,75°C.
Numeri che di certo non fanno presagire nulla di buono. Proprio nei giorni scorsi era stata segnalata una nuova temperatura da record: il 6 febbraio ad Esperanza una stazione di ricerca argentina ha rilevato 18,3° C, la temperatura più alta della penisola antartica continentale.
Tali record dovranno essere confermati dall’Organizzazione meteorologica mondiale, ma sono coerenti con una tendenza che riguarda sia la penisola che le isole vicine: l’area si è riscaldata di quasi 3 ° C dall’era preindustriale, uno dei tassi più veloci del pianeta.
Gli scienziati che raccolgono i dati dalle stazioni di monitoraggio remoto ogni tre giorni hanno descritto il nuovo record come “incredibile e anormale”.
“Stiamo assistendo alla tendenza al riscaldamento in molti dei siti che stiamo monitorando, ma non avevamo mai visto nulla di simile”,
ha detto al Guardian Carlos Schaefer, che lavora su Terrantar, progetto del governo brasiliano che monitora l’impatto dei cambiamenti climatici sul permafrost e sulla biologia in 23 siti dell’Antartico. Secondo Schaefer, la temperatura della penisola, delle Isole Shetland meridionali e dell’arcipelago di James Ross, di cui fa parte Seymour, è stata irregolare negli ultimi 20 anni. Nei primi decenni di questo secolo è scesa per poi risalire rapidamente.
E gli effetti hanno coinvolto tutto l’Antartide, dalla terraferma alle isole fino all’oceano a sud di 60 gradi di latitudine. Questa regione immagazzina circa il 70% dell’acqua dolce del mondo sotto forma di neve e ghiaccio. Qualora dovesse completamente sciogliersi sarebbe una catastrofe perché il livello del mare aumenterebbe da 50 a 60 metri.
A soffrire particolarmente oggi è l’Antartide occidentale, dove gli oceani in riscaldamento stanno erodendo giorno dopo giorno gli enormi ghiacciai di Thwaites e Pine Island.
Come appare l’Antartide senza neve
Uno scenario desolato, brullo, privo di neve. È questa l’immagine scioccante della base situata a King George Island, un arcipelago a nord dell’Antartide. Qui i ricercatori della base del professor Escudero, dell’Istituto cileno antartico hanno filmato un paesaggio senza neve.
“È la prima volta che vediamo un’impressionante carenza di ghiaccio”, afferma in questo video Erasmo Macaya, biologo marino dell’Università della Concepción del Cile. “Il fenomeno si è intensificato a causa delle ondate di calore che stiamo vivendo dalla fine di dicembre”, spiega Marcelo Leppe, direttore dell’Istituto.
Immagini che fanno davvero paura.
Fonti di riferimento: World Meteorological Organization, Guardian, El Pais
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