Terremoto Emilia Romagna: oggi trema anche la Toscana

Trema anche la provincia di Arezzo, e intanto è entrato in vigore il Decreto per la ricostruzione

Terremoto. La terra trema, non solo in Emilia Romagna, dove questa notte ci sono state ancora scosse di cui la più violenta di magnitudo 3. Il terremoto questa mattina ha colpito anche la provincia di Arezzo, ed in particolare i comuni di Castel San Niccolo, Ortignano Raggiolo, Poppi, Pratovecchio e Stia dove alle 11.48 di questa mattina si è verificata una scossa di magnitudo 3.7 con epicentro ad una profondità di circa 69 km. Per fortuna senza danni e vittime.

Intanto, venerdì 8 giugno è entrato in vigore il Decreto legge per la ricostruzione. Secondo quanto stabilito dal provvedimento, saranno effettuati degli interventi urgenti a favore delle popolazioni colpite dal terremoto che dal 20 ha distrutto case ed aziende principalmente nelle province di Bologna, Modena, Ferrara, Reggio Emilia, Mantova e Rovigo.

Secondo quanto spiega in una nota la Regione, il provvedimento estende fino al 31 maggio 2013 lo stato di emergenza e prevede la nomina dei Presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto a Commissari, con l’incarico di coordinare le attività per la ricostruzione. Inoltre, i presidenti potranno contare sul supporto e l’aiuto dei sindaci dei comuni e interessati e dei presidenti delle province.

Il Ministero dell’economia ha istituito un Fondo per la ricostruzione delle aree terremotate che prevede due miliardi e mezzo, di cui 500 milioni derivanti dall’aumento dell’aliquota dell’accisa sui carburanti di 2 centesimi al litro), e un miliardo di euro per ciascuno degli anni 2013 e 2014 dalla riduzione delle voci di spesa nell’amministrazione pubblica. Inoltre, il Fondo sarà alimentato con le risorse dell’UE. Saranno poi i Presidenti a stabilire in base alle necessità e sulla base dei danni verificatisi le priorità, le modalità e le percentuali entro le quali possono essere concessi contributi nel limite delle risorse.

Inoltre, la Regione ha ottenuto dal governo anche un sostegno immediato che comporterà un ulteriore rafforzamento del personale presente a sostegno dei terremotati, con l’arrivo di un contingente di 300 unità dei Vigili del Fuoco, destinate all’accelerazione delle fasi di verifica sulle diverse tipologie di edifici e alla loro messa in sicurezza. Segue l’attivazione, da parte del Dipartimento nazionale della Protezione civile del maggior numero possibile di tecnici professionisti nelle zone colpite dal sisma per accelerare ulteriormente le verifiche di agibilità delle strutture insieme all’attivazione di un nuovo contingente militare per aumentare il presidio soprattutto nelle zone rosse dei centri abitati.

Da sottolineare anche l’iniziativa lanciata dall’AnciAdotta un Comune terremotato” per sostenere iniziative e parte di progetti in favore dei territori colpiti dal sisma.

Francesca Mancuso

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook