Nessuno ne parla, ma è in corso l'ennesimo disastro ambientale. Alle prime ore dell’alba si è sviluppato un incendio all’interno di uno stabilimento di legnami nel torinese.
Materiali legnosi e pannelli di truciolati verniciati: è quanto sta bruciando dall’alba di oggi nello stabilimento di legname ormai dismesso della ex Annovati di Frossasco (ora gruppo Kastamonu), in provincia di Torino.
Un ennesimo disastro passato quasi sotto silenzio, un danno per l’ambiente e per la salute, viste le polveri e i fumi che emana e considerando il fatto che le fiamme stanno mandando in cenere anche l’area esterna di stoccaggio dei rifiuti legnosi. Per ora le cause sono ignote, ma la situazione in cui versava lo stabilimento abbandonato era nota già da anni.
Non si contano gli effetti che inevitabilmente si riverseranno sulle città limitrofe, a partire da Piossasco, dal momento che al rogo è una superficie di circa 5mila metri quadrati per uno spessore medio di 15-20 metri di materiali lignei. Per ora è stata evacuata la popolazione nel raggio di 100 metri nord e ovest dal confine con lo stabilimento.
Già da qualche anno i più attenti avevano denunciato il problema delle circa 30mila tonnellate di rifiuti legnosi stoccati nel cortile dell’azienda, un pericoloso cumulo di rifiuti destinati a essere triturati o a diventare pannelli truciolari nelle fabbriche di quello che una volta era il Gruppo Trombini e che invece è lì da anni.
Nel 2015, si scriveva: “Se l’inverno e la primavera possono anche non destare tante preoccupazioni, l’arrivo dell’estate, più o meno torrida, rischia di trasformare in un rogo quel cumulo di scarti, con le relative conseguenze a livello di inquinamento”.
Nell’aprile 2017, poi, il gruppo Kastamonu (tra i principali produttori mondiali di pannelli nel settore dei mobili) acquistò i quattro stabilimenti dell’ex Trombini messi all’incanto dal giudice fallimentare, di cui due nel Pinerolese (a Frossasco e Luserna) e la ripresa delle attività a Frossasco era stata annunciata in via informale per il 2020.
Ma ora l’incendio improvviso sta devastando quanto rimane. Sul posto sono intervenuti anche i tecnici Arpa, per stabilire le conseguenze ambientali (secondo il comunicato del Comune, il primo rilievo effettuato nei pressi delle scuole ha dato risultati ampiamente nella norma), mentre indagano sull’accaduto i carabinieri della compagnia di Pinerolo.
Ben 10 le squadre dei vigili del fuoco al lavoro.
Dopo il disastro degli impianti di rifiuti Salario e a Rocca Cencia a Roma e dopo l’incendio che ha devastato le alture di Cogoleto, in Liguria, difficile digerire questo ennesimo “incidente”.
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