Il Circolo Polare Artico brucia ed è in preda a temperature roventi. Un vero e proprio inferno in Svezia, in ginocchio a causa del caldo torrido e di un'ondata di incendi a nord del Circolo Polare Artico. Le autorità stanno evacuando alcuni villaggi e hanno chiesto aiuto alla Norvegia e all'Italia per domare le fiamme
Il Circolo Polare Artico brucia ed è in preda a temperature roventi. Un vero e proprio inferno in Svezia, in ginocchio a causa del caldo torrido e di un’ondata di incendi a nord del Circolo Polare Artico. Le autorità stanno evacuando alcuni villaggi e hanno chiesto aiuto alla Norvegia e all’Italia per domare le fiamme.
Anche se non ci sono morti e feriti, l’intensità degli incendi e le condizioni meteorologiche estreme stanno facendo paura agli svedesi, per i quali è in corso una vera e propria apocalisse climatica, legata al riscaldamento globale.
Siccità e incendi
“È molto, molto secco in gran parte della Svezia. I flussi nei fiumi e nei laghi sono eccezionalmente bassi, tranne che nella parte settentrionale del paese. Abbiamo scarsità d’acqua” ha detto Jonas Olsson, idrologo dell’Istituto svedese di meteorologia e idrologia.
Le piogge sono un settimo rispetto alla quantità normale, il livello più basso di sempre.
L’anno scorso, alcune zone d’Europa sono state colpite da un’ondata di caldo che Francia, Italia e Spagna è stata ribattezzata “Lucifero”. Incendi molto estesi hanno devastato il Portogallo e la Spagna. Ma insolitamente quest’anno, le fiamme hanno consumato foreste e brughiere in zone dell’Europa dove solitamente accade meno spesso.
Secondo quanto riportato dal giornale svedese Dagens Nyheter, sono in corso circa 49 incendi in molte aree del paese, comprese le contee centrali e nella Lapponia svedese, all’interno del Circolo Polare Artico, minacciando le foreste vicino al centro turistico di Jokkmokk.
Circa 100 persone sono state costrette a lasciare le loro case in Svezia, mentre dozzine di incendi boschivi imperversano in tutto il paese. Le zone più colpite sono state le contee di Jämtland, Västerbotten, Gävleborg e Dalarna.
Nella contea di Dalarna, 100 pompieri e il personale militare hanno combattuto due incendi con l’aiuto di elicotteri. È stato richiesto l’aiuto anche dei vigili del fuoco italiani. L’Italia ha inviato due aerei in Svezia per scaricare l’acqua sugli incendi. La Norvegia – che a sua volta è stata colpita dagli incendi della scorsa settimana, alcuni dei quali causati da fulmini – ha fornito 6 elicotteri.
#18lug #Svezia #forestfire, prima missione in corso a Lillhardal, 450 km a Nord di #Stoccolma per i #canadair dei #vigilidelfuoco in missione nel paese scandinavo per fronteggiare l’emergenza #incendiboschivi @DPCgov @eu_echo pic.twitter.com/N4CNwvQJsz
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) 18 luglio 2018
Temperature da record
Nella città di Uppsala, a nord di Stoccolma, le temperature hanno raggiunto i 33°. Le temperature lì generalmente precipitano molto sotto lo zero in inverno ma salgono in estate, anche se non a questi livelli record.
“È stato un anno molto strano”, ha aggiunto Olsson, riferendosi al passaggio quasi repentino dalla neve spessa a un improvviso riscaldamento a maggio con grandissime piene primaverili.
La situazione è molto difficile. “Siamo nel bel mezzo di un’ondata di caldo. La temperatura è di circa 30 gradi, ed è molto insolito quassù. Abbiamo bisogno di diversi giorni di pioggia per rinfrescarci Non sarà sufficiente con una pioggia leggera” spiegano le autorità svedesi.
Un paradiso di ghiaccio, di verde e di temperature miti, improvvisamente trasformato in deserto di fiamme e cenere.
LEGGI anche:
- Sì, il Polo Nord è più caldo dell’Europa in questo momento
- Nell’Artico il ghiaccio si sta riducendo più rapidamente rispetto agli ultimi 1.500 anni
Francesca Mancuso