Feriti dal terremoto, isolati dalla neve: gli appelli disperati dalle zone colpite dal sisma

Rabbia e impotenza. Nelle zone vicine all'epicentro delle scosse che oggi sono tornate a colpire la zona tra Rieti e L’aquila, la gente vuole scappare ma la neve glielo impedisce, insieme alla disastrosa situazione delle strade. Feriti dal terremoto, isolati dalla neve.

Rabbia e impotenza. Nelle zone vicine all’epicentro delle , la gente vuole scappare ma la neve glielo impedisce, insieme alla disastrosa situazione delle strade. Feriti dal terremoto, isolati dalla neve. Senza luce, senza riscaldamento, senza telefono.

Gli appelli che arrivano dai sindaci e dagli abitanti dei paesi terremotati sono strazianti e drammatici.

“L’emergenza non è il terremoto, né i danni in zona rossa, bensì la neve. Abbiamo urgente bisogno di turbine, non bastano gli spazzaneve. Abbiamo frazioni isolate con due metri di neve. Ci sarà tempo per pensare anche agli ulteriori crolli, ma chiese e case servono solo se ci sono le persone. Quello che per me oggi conta è quindi la salute della mia Comunità e mi auguro che le promesse dello Stato non siano disattese”, tuona il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi.

Servono subito turbine per ripulire le strade e renderle percorribili. Ci sono zone senza acqua e luce, con le scosse di oggi sono crollate anche diverse stalle, oltre ai danni agli edifici già feriti dalle precedenti scosse. Come il campanile di Sant’Agostino di Aamatrice, simbolo della città, che oggi è è definitivamente crollato. Ma ancora non si vedono. Così le persone restano bloccate in quell’inferno di neve e scosse. Poche le notizie dalle frazioni più isolate.

“Siamo per strada, sommersi dalla neve e non riusciamo nemmeno a scappare. Le automobili non possono muoversi per via della neve. Continuano a esserci scosse e la gente urla per strada. Cerco inutilmente di contattare mia madre che si trova in una struttura di Montereale”. È la drammatica testimonianza di Serena Testa da Marruci, frazione di Pizzoli, in provincia dell’Aquila.

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La situazione non è migliore nel teramano. La gente ha paura, ma non riesce a uscire dalle case per la neve, in alcuni casi muri di due metri, ha spiegato il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi.

“Ci sono centri isolati per neve, non riusciamo a capire se ci sono danni. La sala operativa è stata sgombrata e dalla Prefettura ci stiamo spostando al Parco della Scienza. Abbiamo bisogno di aiuto. Dovrebbero intervenire Esercito e Genio militare. Ci sono paesi senza energia da più di 48 ore”, spiega in un video su Facebook il presidente della provincia di Teramo Renzo di Sabatino.

A seguito dei nuovi eventi sismici la Regione Marche ha avvisato tutti i sindaci che la popolazione che non può o non vuole rimanere in casa dovrà necessariamente essere accolta in strutture ricettive locali o in strutture alberghiere. Per le strutture alberghiere contattare alla seguente e-mail alloggiamenti.dicomac@protezionecivile.it

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Il Sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, ha reso noto che sono state attivate tutte le funzioni del Centro operativo comunale, e non solo quelle legate all’emergenza neve, già operative da stamani. Al fine di dare ospitalità ai cittadini che non volessero stare nelle prossime ore nelle proprie abitazioni, sono aperti i seguenti musp ed edifici comunali, pronti all’accoglienza:

– Scuola Mariele Ventre, via Ficara

– Scuola Primaria De Amicis, via della Polveriera

– Scuola Primaria Coppito

– Scuola Media Alighieri succursale Paganica

– Scuola Secondaria Mazzini di Pile

– Usi civici di Tempera

La Sala Operativa Nazionale della Croce Rossa Italiana ha attivato tutti i suoi centri operativi per fronteggiare l’emergenza neve in Centro Italia, cui si sono aggiunte forti scosse di terremoto registrate nelle ultime ore tra le province di Rieti e L’Aquila.

Al momento vengono rilevate criticità in diverse zone e in alcune frazioni di Amatrice: soprattutto a causa della neve, che ha raggiunto anche il metro e mezzo di altezza, si registrano residenti e nuclei familiari isolati. Insieme con il Dipartimento della Protezione Civile, rimangono sotto continuo monitoraggio le aree di Capitegnano e Montereale.

Sin dai primi momenti dopo la prima scossa, Croce Rossa sta svolgendo operazioni di supporto al 118 per via delle numerose chiamate provenienti dai cittadini. Inoltre, è stato attivato il corpo militare, che sta raggiungendo la zona con veicoli medi e ruspe. Già movimentate da ieri motoslitte e altri veicoli in grado di spostarsi sulla neve.

Intanto arriva, per fortuna, una buona notizia: sono stati rintracciati tutti gli allevatori di Arquata del Tronto, nelle Marche, che mancavano ancora all’appello dopo le scosse di terremoto.

Roberta Ragni

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