Pringles: sono diventate famose per la sua forma praticamente perfetta, ma cosa si nasconde dietro questo snack? Non di certo delle normali patatine.
Pringles: sono diventate famose per la sua forma praticamente perfetta, ma cosa si nasconde dietro questo snack? Non di certo delle normali patatine.
Pringles è un marchio prodotto dalla Kellogg’s, che l’ha acquisito dalla Procter & Gamble nel 2012 per 2,7 miliardi di dollari. Oggi sono vendute in 72 paesi del mondo per un fatturato annuo di circa un miliardo di dollari.
Le Pringles sono famose per tre cose: la loro particolare forma, geometricamente definita come un paraboloide iperbolico, il packaging inventato da Fred Baur che consiste in un contenitore di cartone a forma di tubo progettato per tenere impilate le patatine con una sottile pellicola in cima da strappare e infine il loro gusto molto particolare.
Iniziamo dalla forma: perché è così regolare? Perché le Pringles non sono propriamente patatine, nel senso che il contenuto di patate è inferiore al 17%.
Su questo si è espresso addirittura la Corte britannica che ha stabilito in tempi non sospetti che le Pringles non possono essere definite patatine nel senso stretto della parola perché sono un mix di farine varie ed esaltatori di sapidità fatti cuocere in stampi che ricordano la forma delle patatine tradizionali.
Per evitarne la rottura, il chimico Fred Baur aveva inventato questo particolare packaging nel 1966, l’uomo era così fiero del risultato che chiese ai suoi familiari di seppellirlo nella sua stessa invenzione quando sarebbe morto. Inizialmente i familiari non lo presero sul serio ma al momento della sua morte decisero di assecondare il suo desiderio. Le sue ceneri sono state conservate in una confezione di Pringles.
Qual è il segreto delle Pringles?
Le prime Originals salate sono state lanciate sul mercato nel 1968 come ‘Pringles Newfangled Potato Chips’, poi il nome si è trasformato in Pringles e basta, più orecchiabile e facile da ricordare. E veniamo al sapore, nel 2012 la Kellogg’s ha acquisito la P&G, che nel 2009 era finita in tribunale.
Nel Regno Unito, infatti, le patatine sono sottoposte a una tassazione che la compagnia si rifiutava di pagare sostenendo che, di fatto, le Pringles non sono patatine.
Come sono fatte le Pringles?
Vengono create a partire da un composto che per due terzi è acqua e per un terzo contiene una polvere di patata mista a mais. Questo composto viene adagiato su tappetini scorrevoli, formando un foglio di pastella malleabile.
Questa miscela di patate acqua e mais passa attraverso un macchinario che con degli stampini crea dei rettangoli dal bordo arrotondato, poi li isola dal resto della pastella, che viene eliminato, e passa le forme ottenute attraverso altri marchingegni che le rendono concave. Il passaggio nell’olio avviene ancora su rulli scorrevoli e dura esattamente 11 secondi, sufficienti a friggere la pastella.
Tra gli ingredienti che compongono le Pringles ci sono farine come quelle di mais, grano e riso, oltre a grassi, emulsionanti, sale e aromi artificiali. Ancora troviamo un amalgama di esaltatori di sapidità tipo glutammato monopodico. Quindi in conclusione, come stabilito dal tribunale inglese di patate c’è ben poco (meno del 17,5%,meno di 17,5 g ogni 100 g), quindi le Pringles non possono essere considerate patatine!
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Dominella Trunfio