Il legno è una materia prima importantissima. La sua salvaguardia lo è ancora di più. Ogni anno l'industria del legno abbatte migliaia di chilometri quadrati di foreste con conseguenze disastrose per l'ecosistema. Con alcune piccole pratiche quotidiane possiamo contribuire a tamponare questo disastro ambientale.
Il legno è una materia prima importantissima. La sua salvaguardia lo è ancora di più. Ogni anno l’industria del legno abbatte migliaia di chilometri quadrati di foreste con conseguenze disastrose per l’ecosistema: milioni di specie floreali e faunistiche a rischio estinzione, incremento dei processi di erosione del suolo e perdita di fertilità dei terreni, aumento di emissioni di anidride carbonica e conseguente riscaldamento della terra. Con alcune possiamo contribuire a tamponare questo disastro ambientale.
Innanzitutto cercando di diminuire il consumo di carta. A casa, in ufficio, per strada. La quantità di carta che consumiamo ogni giorno è tantissima e supera di gran lunga le nostre effettive esigenze. Una pratica fondamentale è certamente quella del riciclo, attivo e passivo. Potremmo abituarci per esempio a non buttare i fogli di carta stampati solo da un lato e riutilizzarli per creare piccole agende, o blocchetti degli appunti da tenere in casa. E poi a differenziare. Tra tutti i rifiuti, la carta è uno dei più semplici da smaltire: è leggera, poco ingombrante e pulita. Passando dall’altra parte della filiera, invece, possiamo acquistare tantissimi prodotti fatti con carta riciclata; da quaderni, agende e libri, fino a tovaglioli, fazzoletti, carta igienica. I costi sono più o meno gli stessi e la qualità è molto alta, senza contare che per alcuni di questi prodotti, ad esempio quaderni e agende, c’è il valore aggiunto dell’artigianato.
Ma la carta non è che uno dei prodotti che si ricavano dagli alberi. Il legno è utilizzato per l’edilizia, per l’arredamento, per gli imballaggi.
Parliamo di arredamento: acquistando mobili ecologici, scegliamo dei prodotti realizzati con materiale di riciclo, per la cui realizzazione non è stato abbattuto neanche un albero. I mobili ecologici sono fatti di legno riciclato al 100% secondo un procedimento di qualità certificata. La bellezza e la durevolezza di questi mobili è assolutamente identica agli altri, tanto che è molto difficile distinguerli. Per questo esiste il marchio Pannello Ecologico che certifica l’utilizzo assoluto di materiali ecocompatibili e che è garantito dal Consorzio Pannello Ecologico. Una procedura di certificazione che conferma formalmente che le aziende del Consorzio utilizzano esclusivamente legno riciclato. In generale il costo non supera quello degli arredi in pannello truciolare, mentre da un punto di vista funzionale, il pannello ecologico assicura grande solidità e compattezza, oltre ad essere indeformabile e resistente nel tempo.
Il riciclaggio del legno ci coinvolge non solo come consumatori, ma anche come cittadini attenti alla tutela dell’ambiente. Rilegno è il Consorzio nazionale per la raccolta, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi di legno in Italia. Questo consorzio, in collaborazione con Conai (Consorzio nazionale imballaggi) e in accordo con Anci, Federambiente e Assoambiente, provvede alla raccolta e al recupero degli imballaggi di legno e di altre materie legnose provenienti dalle imprese e dai circuiti cittadini per riciclarle e trasformarle in nuove risorse.
Un altro importante centro che si occupa di riciclo del legno è il gruppo mauro saviola che opera in tutta Italia con centri di di raccolta distribuiti in molte regioni e con una rete di piattaforme Ecolegno situate in prossimità dei maggiori centri urbani per incrementare il recupero del legno. L’attività del Consorzio si rivolge ai Comuni, alle scuole, ai produttori di mobili, ma anche al pubblico. Tutti siamo chiamati a proteggere l’ambiente. E utilizzando legno di recupero come materia prima facciamo scendere la domanda di legno vergine, e quindi blocchiamo il disboscamento.