Dal MIT il dissalatore fotovoltaico per rendere potabile l’acqua di mare con il ..sole!

Un sistema ecosostenibile per rendere potabile l’acqua di mare. Così viene presentato il nuovo dissalatore ad energia solare proposto dal MIT, che proprio grazie a questo nuovo progetto ha vinto il premio Desal 2015. I villaggi dell’India dove non arriva la corrente elettrica potranno avere a disposizione un dissalatore off-grid.

Un sistema ecosostenibile per rendere potabile l’acqua salata. Così viene presentato il nuovo dissalatore ad energia solare proposto dal MIT, che proprio grazie a questo nuovo progetto ha vinto il premio Desal 2015. I villaggi dell’India dove non arriva la corrente elettrica potranno avere a disposizione un dissalatore off-grid.

Si tratta di un vero e proprio dissalatore fotovoltaico che permette di rendere potabile l’acqua di mare a basso costo attraverso un nuovo metodo di elettrolisi inversa. Il premio appena assegnato al MIT di Boston è proposto dall’Agenzia per lo Sviluppo Internazionale degli Stati Uniti.

Il dissalatore fotovoltaico è in grado di isolare gli ioni salati e di disinfettare l’acqua grazie ai raggi ultravioletti. È così che grazie ad un’energia pulita e rinnovabile come quella fornita dal sole sarà molto più semplice rendere potabile l’acqua di mare.

L’obiettivo del MIT è molto chiaro: fornire ai villaggi dell’India dove non esiste un collegamento alla rete elettrica un dissalatore che grazie all’energia solare permetta di ottenere acqua potabile in quelle località dove la falda acquifera è salata.

In tutto il mondo troviamo falde acquifere sia di acqua dolce che di acqua salata. Il problema riguarda soprattutto l’India, dove il 60% delle falde contiene acqua salata. E proprio gran parte della zona dove si trovano queste falde non è servita da corrente elettrica che permetta l’utilizzo dei comuni dissalatori.

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Un dissalatore fotovoltaico potrebbe bastare per fornire abbastanza acqua potabile ad un villaggio di 2000-5000 persone. L’utilizzo del dissalatore in India sarebbe facilitato dal fatto che l’acqua di falda, anche se non potabile, risulta relativamente a bassa salinità rispetto all’acqua di mare. L’acqua moderatamente salata di queste falde non è tossica ma può avere effetti negativi a lungo termine sulla salute.

Uno dei grandi problemi delle comunità dei villaggi indiani è proprio l’approvvigionamento idrico. L’assenza di comune acqua potabile proveniente dalle falde potrebbe indurre la popolazione, secondo gli esperti del MIT, ad andare alla ricerca di altre fonti d’acqua, potenzialmente contaminate.

Ecco allora che il nuovo sistema potrebbe contribuire ad ampliare l’accesso all’acqua potabile in India. In alcune abitazioni attualmente si utilizzano sistemi di filtrazione domestici per trattare l’acqua, ma a parere degli esperti il dissalatore fotovoltaico sarebbe molto più efficace e sicuro e garantirebbe il monitoraggio della qualità dell’acqua.

Un ulteriore vantaggio riguarda il risparmio energetico. Il MIT ha scoperto che un sistema dissalatore di questo tipo può fornire acqua potabile utilizzando circa la metà dell’energia richiesta da un sistema ad osmosi inversa.

La ricerca è stata finanziata da Jain Irrigation Systems, una società indiana che costruisce e installa sistemi ad energia solare, ed è stata sponsorizzata dal Tata Center per la Tecnologia e il Design del MIT. La ricerca in questione è stata pubblicata sulla rivista scientifica Desalination.

Marta Albè

Fonte foto: mit.edu

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