Risparmiare denaro è una questione di (buone) abitudini da adottare ogni giorno: ecco qualche consiglio per iniziare già da oggi
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Il periodo delle vacanze per molte persone rappresenta un momento doloroso dell’anno: concedersi qualche giorno di relax lontano da casa, con la famiglia o con gli amici, è un desiderio di molti, ma è necessario fare i conti con i prezzi degli alberghi e dei ristoranti che lievitano proprio durante il periodo estivo.
La chiave per riuscire a godersi le vacanze senza stare a badare al centesimo sta in buone abitudini di risparmio da tenere tutto l’anno, in modo da arrivare all’estate con un gruzzoletto sufficiente a permetterci di vivere qualche giorno di riposo e serenità.
Ma quali sono queste abitudini? Noi ne abbiamo selezionate sei: non è necessario introdurle tutte nella vostra vita (o tutte insieme) per riuscire ad apprezzarne i benefici – i nostri consigli sono volti all’instaurazione di una relazione più serena con il proprio denaro, che per troppe persone è fonte di ansia e di frustrazione. Provare per credere, a casa mia hanno funzionato e ho risparmiato un bel gruzzoletto durante l’anno per concedermi qualche giorno di vacanza in estate.
Fai un budget a inizio mese
Non importa a quanto ammonti la nostra entrata: con una buona organizzazione possiamo riuscire a pagare le spese e anche a risparmiare – tutto sta nel pianificare le nostre uscite non appena ci arriva lo stipendio.
A questo scopo è utile fare un budget mensile delle spese, nel quale le spese sono divise in tre grandi categorie:
- necessità: sono i cosiddetti “costi fissi” come l’affitto (o il mutuo), la rata dell’auto, la retta scolastica, il posto auto in garage, le bollette, eventuali abbonamenti
- svago: in questa voce includiamo gite fuori porta, shopping, attività di svago (cinema, teatro, concerti…), pasti fuori al ristorante, libri e tutto ciò di cui potremmo fare a meno
- risparmio: la voce che ci interessa di più, ovvero quella cifra (sempre fissa o proporzionale al guadagno mensile) che dovremmo mettere da parte per creare un “fondo di emergenza” o per rendere concreti i nostri sogni.
Immaginiamo la nostra entrata mensile come una torta da dividere in tre parti: il 50% delle entrate andrà destinato alle necessità, il 30% allo svago e il restante 20% al risparmio. Queste percentuali vanno tenute in conto, a inizio mese, quando si pianificano le spese che verranno.
Risparmia per un obiettivo
Dopo aver fatto il budget, abbiamo in mente una stima della cifra che ogni mese possiamo mettere da parte – ma per cosa? Se non abbiamo un obiettivo per cui risparmiare, il nostro impegno perderà di significato e la costanza verrà meno.
Qualunque sia l’obiettivo – la macchina nuova, l’acquisto di un appartamento, il viaggio tanto desiderato, un nuovo elettrodomestico – è importante averlo ben presente in ogni momento, soprattutto quando ci imporremo dei sacrifici economici o ci priveremo di qualche sfizio per raggiungerlo.
Leggi anche: Il segreto della vera felicità risiede nell’altezza dei nostri obiettivi, secondo uno studio
Dove vanno a finire i soldi?
Il pessimo rapporto che molte persone hanno con i propri soldi deriva spesso dal fatto che non sanno dove questi vanno a finire.
Spesso si spende in maniera inconsapevole – soprattutto con la carta di credito, che non ci permette di vedere fisicamente i soldi che vengono spesi – e ci si ritrova con le tasche vuote senza neppure rendersene conto.
Il modo migliore per capire dove finiscono i nostri guadagni è tenere traccia delle spese: esistono molte app che ci permettono di registrare le spese giornaliere, in alternativa possiamo ricorrere a un quadernino che portiamo sempre con noi.
Rileggendo le note relative alle spese di ogni giorno, potremmo scoprire che il caffè al bar ogni mattina rappresenta una spesa notevole che potremmo risparmiarci, che il pranzo fuori tutti i giorni è da evitare, come pure lo shopping compulsivo di capi che non indossiamo.
Prendi un salvadanaio per gli spiccioli
Questa potrebbe sembrare una strategia insignificante, ma alla lunga può fare la differenza. Prendiamo un barattolo di vetro e teniamolo sempre a vista – sulla nostra scrivania in ufficio o accanto allo svuota-tasche sul mobile dell’ingresso.
Ogni volta che ci troviamo con degli spiccioli nelle tasche, riponiamoli nel barattolo: l’impegno è a non aprire il barattolo per nessun motivo fino a che non si è riempito completamente di monetine.
Con questo piccolo espediente rinunceremo alla tentazione di spendere gli spiccioli al bar o al distributore automatico, conservandoli per realizzare il nostro obiettivo di risparmio.
Metti in conto un risparmio fisso
Se le nostre entrate mensili non sono fisse, possiamo immaginare di mettere da parte una somma sempre uguale ogni settimana (o ogni mese): possono essere due euro al giorno, dieci euro alla settimana, cento euro al mese…la cifra dipende dalla nostra disponibilità economica.
Le app abbinate a molti conti bancari permettono di creare un “salvadanaio virtuale” in cui versare la cifra scelta ogni settimana o ogni mese in modo automatico, senza alcuna azione da parte nostra. In alternativa, possiamo impostare un promemoria sul cellulare che ci ricordi il nostro impegno di risparmio.
Prova il Kakebo
Il nostro ultimo consiglio per risparmiare arriva dal Giappone e si chiama Kakebo: è una sorta di “libro dei conti” casalingo, non tanto diverso da quello che utilizzavano le nostre nonne tanti anni fa per tenere in mano le redini dell’economia domestica.
Adottare il Kakebo per registrare entrate e uscite mensili ha innumerevoli vantaggi, per esempio:
- facilita la gestione delle entrate e delle uscite
- permette di ricordare le spese effettuate
- evita lo stress da cattiva gestione finanziaria
- sviluppa l’autodisciplina
- libera le energie mentali
- favorisce la tranquillità dell’anima.
È utile utilizzare questo strumento a inizio anno (per pianificare in linea generale le spese che ci troveremo ad affrontare), ogni mese (per registrare entrate e uscite, ma anche per ricordare gli obiettivi di risparmio), alla fine dell’anno (per fare il punto delle spese fatte nei dodici mesi appena trascorsi).
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