Le conserve alimentari sono l'ideale per avere sempre a disposizione delizie da gustare lungo tutto il corso dell’anno e salse già pronte per i propri piatti. Se adori i sottaceti presta molta attenzione alla data di apertura del barattolo e segui questi consigli per capire se sono ancora buoni da mangiare.
La conservazione degli alimenti con l’aceto avviene grazie al potere acidificante di quest’ultimo, che abbassa il PH del cibo ostacolando lo sviluppo di microrganismi. Si tratta di una tecnica è usata soprattutto per la conservazione di ortaggi già sottoposti a trattamento termico, come i sottaceti.
Ma una volta aperto il barattolo, come puoi capire se i sottaceti sono ancora buoni? Bisogna, infatti, prestare molta attenzione e seguire delle regole ben precise, vediamo quali. (Leggi anche: Conserve biologiche fatte in casa: la guida)
Quanto durano i sottaceti
I barattoli di sottaceti non ancora aperti possono essere conservati per anni. Spesso nel barattolo è indicata una data di scadenza, che, anche se superata, ti consente di continuare a consumare i sottaceti senza esitazione.
A differenza dei prodotti sott’olio, infatti, nei sottaceti anche il rischio botulino viene praticamente azzerato in quanto la produzione delle tossine botuliniche è inibita dall’acidità dell’acido acetico.
Ciò a maggior ragione se hai conservato correttamente il barattolo al fresco e in condizioni ottimali, infatti la data di scadenza indica unicamente la data entro la quale il produttore garantisce la qualità del cibo.
Tuttavia, una volta che il barattolo è stato aperto, puoi conservare i sottaceti per un massimo di tre mesi, a condizione che il barattolo sia stato opportunamente conservato in frigo e chiuso.
Come capire se i sottaceti sono ancora buoni
Spesso, per capire quando un alimento è ancora buono o meno, oltre alla data di scadenza è importante affidarsi ai propri sensi e prestare attenzione ad alcuni cambiamenti nel sapore, colore, nella consistenza e nell’odore.
Nello specifico, per capire se i sottaceti sono ancora buoni, ti basterà notare se non hanno più un bell’aspetto, odore o un buon sapore.
Generalmente, potresti osservare anche che:
- La verdura si è avvizzita
- L’aceto è diventato lattiginoso
- Sono presenti tracce di muffa sul vetro o sul coperchio
- L’odore è molto acido
- Il sapore è aspro e rancido
Se non è presente nessuna delle caratteristiche di cui sopra, si può presumere che il cibo in questione sia ancora buono da mangiare.
In via generale, un consiglio è quello di annotare sull’etichetta o sul coperchio del barattolo la data di apertura, in modo tale da accorgerti quando sono passati i tre mesi dalla prima apertura.
Ricordati anche di rispettare i tempi di cottura dei cibi, di accertarti sempre che i barattoli siano sterili e che la chiusura sia ermetica.
Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube
Leggi anche:
- Guida alla pulizia e alla conservazione fai da te dei cibi
- Bucce d’anguria sott’aceto: la scorza del cocomero si “conserva” così
- Conserve alimentari: come prepararle in sicurezza, tenendo lontano il botulino
- Come riciclare gli avanzi: la guida per non buttare più il cibo nella spazzatura
- 10 motivi per tornare a fare conserve in casa