Come evitare gli sprechi di cibo: ricette con gli avanzi delle feste di Natale

Le abbuffate delle feste natalizie, a base di numerose e ricche portate, comportano inevitabilmente grandi quantità di avanzi. E questi cibi – se non vengono opportunamente recuperati – rischiano di finire dritti nella spazzatura.

Le abbuffate delle feste natalizie, a base di numerose e ricche portate, comportano inevitabilmente grandi quantità di avanzi. E questi cibi – se non vengono opportunamente recuperati – rischiano di finire dritti nella spazzatura.

Secondo la Coldiretti, ogni anno un terzo dei cibi cucinati e serviti in occasione dei cenoni di Natale e Capodanno finiscono nel cestino: una quantità di cibo che in termini economici si traduce in circa un miliardo e 200 milioni di euro.

Cifre da capogiro, che in un periodo di crisi economica come questo fanno realmente rabbrividire.
Ma questo spreco è davvero necessario? Certamente no!

La prima regola – per evitare di gettare del cibo nella pattumiera – è sicuramente imparare a fare la spesa, convincendoci una volta per tutte che i parenti e gli amici che si siedono con noi per il cenone della vigilia o il pranzo di Natale non sono reduci di guerra affamati da mesi e, pertanto, è opportuno ridurre a monte la quantità di materie prime da acquistare.

La seconda regola è mettere in campo un po’ di creatività per riciclare in modo sfizioso gli avanzi dei cenoni e dei grandi pranzi: solo seguendo questi due importanti principi potremo risparmiare 1,2 miliardi di euro.

Evitare di buttare il cibo infatti, non è solo un dovere morale nei confronti dell’ambiente e dei popoli meno fortunati di noi, ma anche un’occasione per risparmiare denaro, che in questo periodo di crisi economica proprio non guasta!

Secondo gli ultimi studi della Coldiretti/Swg, in questi giorni di festa, i problemi economici e i continui rincari dei beni di prima necessità ha portato le famiglie italiane ad acquistare meno e di conseguenza a produrre meno avanzi.

Nel 21% delle famiglie italiane infatti è avanzato poco o niente, mentre nel 54% dei casi la quantità di cibo avanzata è modesta o comunque inferiore rispetto agli anni scorsi.

La tendenza a ridurre gli sprechi da parte degli italiani è forse l’unica notizia positiva della crisi in una situazione in cui in Italia sono aumentate del 9% le persone costrette a ricevere cibo o pasti gratuiti in mensa o nelle proprie case” – ha detto il presidente della Coldiretti, Sergio Marini.

Ma come possiamo recuperare gli avanzi delle feste?

Ecco qualche semplice idea per riciclare in modo gustoso e creativo i cibi cucinati in occasione del Natale.

Come riciclare il pesce

Per recuperare il pesce che avete cucinato e servito nella cena della vigilia, bastano pochi e semplici passaggi: sbriciolate tutti gli avanzi in una terrina (che sia un’orata, una sogliola o una spigola poco importa), aggiungete un paio di uova, prezzemolo, uno spicchio di aglio sminuzzato, il succo e le scorzette di un limone, 2 cucchiai di pan grattato e mescolate il tutto fino ad ottenere un impasto compatto e morbido.
Con le mani, fatene delle polpette del diametro di 5-6 cm, ripassatele nella farina, poi nell’uovo battuto e infine nel pangrattato; ripetete nuovamente questi tre passaggi e friggete in olio bollente.
Otterrete così delle gustose crocchette di pesce.
Se volete evitare la frittura, potete cuocerle 10 minuti a vapore, o in alternativa 20 minuti in forno a 180 gradi.

Come recuperare la carne

Il frigo pullula di avanzi di pollo, cappone o faraona? Niente paura: tagliate, disossate e spezzettate la carne avanzata, trasferitela in un recipiente, aggiungete 2 uova ben sbattute, 2 cucchiai di amido di mais, mezzo bicchiere di latte, 1 pizzico di bicarbonato e un filo d’olio, erba cipollina (o erbette a piacere), mescolate bene con una frusta per qualche minuto fino ad ottenere un liquido omogeneo (e senza grumi) quindi versate il composto in una padella oliata e ben calda.
Fate cuocere 3-4 minuti, poi giratela come fosse una frittata e lasciate cuocere l’altro lato, quindi servite!

Frutta secca

Recuperare la frutta secca è una delle cose più divertenti che si possa fare in cucina, perché noci, nocciole, mandorle, fichi secchi e pistacchi si adattano sia a piatti salati che dolci!
Per recuperare tutta la frutta secca in modo rapido e poco impegnativo, vi consiglio di preparare un dolce poco calorico e semplicissimo: in una terrina unite 150 g di farina, 100 g di amido di mais, mezza bustina di lievito per dolci, 3 uova (o 1 bicchiere di latte di soia), 2 cucchiai di olio e tutta la frutta secca che avete in casa, mescolate, trasferite in uno stampo foderato con carta da forno e fate cuocere a 180 gradi per circa 40 minuti, poi sfornate, lasciate freddare e servite!

Verdiana Amorosi

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