Come possiamo riutilizzare l'acqua che viene espulsa dal tubo di scarico del nostro condizionatore? Cosa è meglio non fare?
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Se hai la fortuna di avere un condizionatore e hai raccolto l’acqua che proviene dal tubo di scarico, non fare l’errore di buttarla. Si tratta di una risorsa preziosa – soprattutto in tempi di siccità come quelli che stiamo vivendo adesso – che può essere riutilizzata in molti modi.
Non si tratta di acqua potabile (quindi non va bevuta né tantomeno data a bere ai nostri amici animali) ma è comunque un’acqua priva di calcare, poiché si tratta di umidità condensata. Questa sua “dolcezza” è una caratteristica che la rende ideale per molte attività domestiche – come il lavaggio della macchina o la stiratura della biancheria.
Quindi, se abbiamo un condizionatore in casa, investiamo qualche euro nell’acquisto di una tanica che possa raccogliere l’acqua proveniente dal tubo di scarico e permetterci di non sprecarla. Ma attenzione: ci sono alcune attività per cui l’acqua proveniente dai condizionatori non è affatto indicata, e anzi crea danni. Ecco tutti i modi in cui possiamo riutilizzare quest’acqua.
Sostituire lo sciacquone del bagno
Sapete che, ogni volta che si tira lo sciacquone del bagno, vanno sprecati fra i nove e i dodici litri di acqua potabile? Quello relativo agli scarichi del bagno rappresenta circa il 30% dei consumi idrici di una famiglia media. Sostituire lo sciacquone con l’acqua dei condizionatori è forse il modo più semplice con cui possiamo riutilizzare l’acqua che abbiamo raccolto e al tempo stesso evitare sprechi di questa preziodsa risorsa.
Lavare l’auto
Possiamo utilizzare l’acqua proveniente dal condizionatore per prenderci cura della nostra auto. Poiché è priva di calcare, potremo utilizzarla per lavare vetri e tergi cristalli: non rimarranno aloni né residui sulle superfici.
In alternativa, possiamo “rimboccare” l’acqua del radiatore con l’acqua raccolta dal condizionatore: in questo modo, eviteremo di danneggiare il motore poiché avremo introdotto un’acqua “dolce”.
Stirare
Sconsigliamo di stirare (soprattutto in piena estate come adesso) perché, oltre ad essere un’attività che fa sudare tanto, rappresenta anche un consumo di energia elettrica che in questo momento di crisi energetica sarebbe meglio evitare. In questo articolo vi abbiamo raccontato tutti i trucchi per mettere definitivamente in soffitta il ferro da stiro.
Tuttavia, se abbiamo necessità di stirare una camicia o un vestito che non può essere indossato senza una passata di ferro da stiro, possiamo riempire la caldaia del ferro con l’acqua di scarico dei condizionatori. Per funzionare bene, il ferro da stiro a caldaia ha bisogno di acqua priva di calcare – come è quella che proviene dal nostro condizionatore.
Usando quest’acqua, otterremo un doppio vantaggio: da una parte riutilizzeremo dell’acqua che altrimenti andrebbe sprecata; dall’altra eviteremo di spendere soldi nell’acquisto di acqua demineralizzata (contenuta solitamente in bottiglie di plastica altamente inquinanti).
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Fare le pulizie di casa
Possiamo riciclare l’acqua condensata per le pulizie domestiche – in particolare, per lavare i pavimenti. L’assenza di calcare nell’acqua ci permetterà di avere pavimenti brillanti e privi di macchie e aloni. Inoltre è possibile utilizzarla al posto dell’acqua demineralizzata in scope a vapore e vaporetti.
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Un altro utilizzo che vede protagonista l’acqua del condizionatore è l’autoproduzione di detergenti per la casa e detersivi – a partire da un prodotto che consigliamo spessissimo per le sue proprietà sbiancanti, anticalcare e antimuffa: l’acido citrico.
L’acido citrico si trova in forma solida, più precisamente in scaglie di colore biancastro, e va sciolto in acqua per poter essere utilizzato nelle operazioni di pulizia della nostra casa. Perché non “allungarlo” con acqua priva di calcare come quella che esce dai condizionatori? In questo modo, otterremo detergenti ancora più efficaci rispetto a se avessimo utilizzato semplice acqua del rubinetto.
Innaffiare le piante? Sì, ma con il concime
Non è una buona idea utilizzare l’acqua di scarico del condizionatore per “dissetare” le nostre piante. Questo perché, trattandosi di un’acqua fatta di condensa, non contiene cloro né altri minerali necessari al nutrimento della pianta. Innaffiare le piante con quest’acqua impoverirebbe troppo il terreno e, alla lunga, finirebbe per indebolirle.
Possiamo comunque utilizzare l’acqua dei condizionatori per innaffiare le piante – a patto che aggiungiamo al terreno un po’ di concime che reintegri i sali minerali che non sono presenti nell’acqua. In questo modo, non avremo sprecato una preziosa risorsa e le nostre piante godranno di ottima salute.
Fare lo shampoo
Finiamo con un consiglio di bellezza: possiamo usare l’acqua dei condizionatori per lavare i nostri capelli. Uilizzando un’acqua priva di calcare come quella condensata dal condizionatore limiteremo al minimo i danni del calcare alle fibre proteiche che compongono i nostri capelli.
Tutto ciò che dobbiamo fare e riscaldare un po’ l’acqua raccolta mettendola sul fuoco per qualche minuto e utilizzarla poi per il consueto shampoo. In questo modo i capelli diventeranno subito più corposi, lucenti e ci saranno meno nodi da sbrogliare.
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