Lotta biologica contro la mosca dell'olivo: un rimedio artigianale efficace per proteggere gli ulivi e preservare la qualità dell'olio d'oliva
La Bactrocera oleae, comunemente nota come mosca dell’olivo, è un parassita appartenente alla famiglia dei Tephritidae, responsabile di gravi danni alle coltivazioni di ulivi in tutto il bacino del Mediterraneo. Il clima mediterraneo, con le sue caratteristiche, offre un ambiente ideale per la crescita delle larve di questa mosca, le quali compiono rapidamente il loro ciclo vitale in Italia.
Le dimensioni della mosca dell’olivo, chiamata anche mosca olearia, si aggirano attorno ai 5 mm. Nell’adulto, l’addome si presenta di colore arancione, con due bande nere, mentre le ali sono per lo più trasparenti. Sul torace spicca una banda argentata, posizionata tra le due ali. Ma come può rappresentare una seria minaccia economica per gli olivicoltori? Attraverso attacchi invisibili e devastanti.
Le larve della mosca dell’olivo, vermi piccolissimi, si nutrono all’interno del frutto, distruggendone la polpa e aprendo la strada a batteri e funghi secondari. Questi agenti patogeni causano la decomposizione del frutto e la conseguente riduzione della qualità dell’olio. I danni al raccolto possono portare alla caduta anticipata delle olive, compromettendone la produzione. Inoltre, la presenza di un gran numero di frutti in decomposizione a terra può arrecare disturbo, specialmente in contesti paesaggistici.
Per affrontare il problema della mosca dell’olivo, è essenziale adottare un approccio di monitoraggio precoce. Grazie a un’attenta osservazione, è possibile valutare la popolazione di mosche presente negli uliveti e determinare il momento ottimale per applicare i necessari trattamenti. Gli esperti hanno sviluppato diverse soluzioni, tra cui un semplice rimedio fai-da-te che si è dimostrato molto efficace.
Un metodo semplice ed efficace
I ricercatori dell’University of California Agriculture and Natural Resources hanno confermato l’efficacia di un rimedio sviluppato in Spagna chiamato “OLIPE“. Questo può essere prodotto artigianalmente con pochi strumenti: è sufficiente avere una bottiglia di plastica, acqua e un pezzo di lievito. Nello specifico, gli studiosi hanno spiegato quanto segue:
La trappola OLIPE è costituita da una bottiglia di plastica da 1 o 2 litri con fori da 5 mm da applicare sulla parte superiore. Ricerche in corso hanno dimostrato che le tavolette di lievito Torula disciolte in acqua sono molto efficaci come esca. Le trappole vengono posizionate all’ombra e le mosche vengono attratte all’interno, dove finiscono per annegare.
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Fonte: University of California Agriculture and Natural Resources
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