Una dieta equilibrata, in grado di far bene all’ambiente e anche al portafoglio? Eccola qui! Un gruppo di scienziati britannici del Rowett Institute of Nutrition and Health della Aberdeen University ha ideato, con il contributo del Wwf, una dieta ecosostenibile, chiamata Livewell Diet (la dieta del vivere bene), che prevede il consumo di cibi a chilometri zero, eco-sostenibili, buoni per la salute e anche economici.
Una dieta equilibrata, in grado di far bene all’ambiente e anche al portafoglio? Eccola qui! Un gruppo di scienziati britannici del Rowett Institute of Nutrition and Health della Aberdeen University ha ideato, con il contributo del Wwf, una dieta ecosostenibile, chiamata Livewell Diet (la dieta del vivere bene), che prevede il consumo di cibi a chilometri zero, eco-sostenibili, buoni per la salute e anche economici.
Secondo gli studiosi infatti, seguendo alla lettera questo regime alimentare (tra l’altro molto vario e ricco in ogni giorno della settimana) si spendono appena 35 euro a persona.
Un’occasione per mangiare sano, resistere al clima di crisi economica e difendere la Terra dalla diffusione dei gas nocivi e dal dispendio energetico, principali cause dell’incremento della temperatura terrestre e del cambiamento climatico.
In sostanza, se ogni cittadino britannico seguisse passo per passo le indicazioni fornite e consigliate dagli studiosi, le emissioni dei gas serra del Regno Unito potrebbero ridursi della metà.
Tra i cibi consigliati studiosi troviamo – ancora una volta – cereali ricchi di fibre, latte parzialmente scremato, toast di pane integrale, marmellata, legumi, pesce, pollo e riso.
La dieta – oltre ad una grande varietà di cibi – prevede un piatto diverso per ogni giorno della settimana, ma anche pietanze semplici da preparare e a base di prodotti naturali. Al bando quindi cibi precotti o pronti per l‘uso e con troppo grassi!
Naturalmente, i ricercatori che hanno ideato questa particolare dieta sanno bene che non è possibile imporre questo regime alimentare a tutti i cittadini britannici, così hanno provato a coinvolgere il primo ministro, David Cameron, chiedendogli di inserire queste linee guida nelle diete delle mense scolastiche e degli uffici ministeriali.
“Un quinto di tutti i gas serra prodotti al mondo vengono dall’agricoltura. – ha fatto sapere il Wwf- Un hamburger mangiato a Londra, a New York o a Roma ha un potenziale distruttivo sulla foresta amazzonica. Se tutti i terrestri mangiassero come mangia abitualmente un europeo o un americano, entro il 2050 ci servirebbero due pianeti Terra per nutrirli“.
E poi, come sottolinea Colin Butfield, uno degli scienziati del team: “Quanto fertilizzante viene usato per far crescere i pomodori? E quanti gas serra sono stati immessi nell’ambiente dall’aereo che ha trasportato l’agnello dalla Nuova Zelanda? Se ci pensi, ti dovrebbe passare l’appetito“.
Verdiana Amorosi
Fonte: Guardian
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