Dopo i lunghi pranzi e le interminabili cene festive siete sommersi dagli avanzi e di rimangiare le stesse cose per giorni e giorni proprio non vi va? Ecco la soluzione!
Dopo i lunghi pranzi e le interminabili cene festive siete sommersi dagli avanzi e di rimangiare le stesse cose per giorni e giorni proprio non vi va? Ecco la soluzione!
Regola numero uno: una volta finito il pasto, prima che finisca l’ultima partita a carte o l’ennesima tombolata con parenti e amici, iniziate a preparare dei pacchettini con alcune piccole porzioni di ciò che non è stato consumato durante il pranzo o la cena e “regalatele” ad ogni invitato prima che lasci la vostra casa. Se qualcuno prova a fare resistenza, dite pure “così avrete il pranzo pronto per domani!“: vedrete che i vostri invitati di fronte all’eventualità di doversi rimettere davanti ai fornelli si convinceranno immediatamente e prenderanno molto volentieri il vostro pacchetto degli avanzi.
Regola numero due: riciclate direttamente in cucina proponendo nuovi piatti!
Ciò che non siete riusciti a “regalare” a parenti e amici, potete riutilizzarlo in cucina creando nuove pietanze da guastare durante i normali giorni, dopo il Natale, dopo Capodanno o il pranzo del primo gennaio e anche dopo la Befana, a seconda di quanto avete cucinato e della deperibilità delle materie prime.
Ricordate che i cibi, una volta cucinati, se ben coperti e conservati in frigo, possono durare anche 3-4 giorni dal momento in cui li avete acquistati.
Facciamo qualche esempio…
Cannelloni, lasagne o spaghetti? Pasticcio di pasta con gli avanzi dei primi!
Con la scusa di fare un doppio assaggio di primi piatti, o addirittura un trittico, vi è avanzata una montagna di pasta che nessuno ha avuto più il coraggio di mangiare?
Niente paura! Prendete tutti gli avanzi: dalle lasagne ai rigatoni, dagli gnocchi di patate ai sedanini, dai tortellini agli agnolotti, dagli spaghetti alle fettuccine. Che siano conditi con carne o con pesce, fate tutto a pezzetti di uguali dimensioni e uniteli in una grande ciotola aggiungendo un po’ di noce moscata, un pizzico di peperoncino, una manciata di formaggio Parmigiano grattugiato e due/tre uova intere (a seconda della quantità di pasta). Mischiate tutto e quando avrete ottenuto un composto omogeneo, versatelo in una teglia ben oliata e rivestita con del pangrattato.
Mettetela nel forno preriscaldato a 180 gradi e fate cuocere per circa 20 minuti, o fino a quando non vedrete una bella crosticina in superficie.
Il pasticcio di pasta va servito caldo, ma non bollente!
Secondo piatto: il riciclo è servito!
Se durante le feste avete cucinato piatti a base di carne, come arrosto, tacchino, carne in brodo o cappone, possiamo trasformarli rispettivamente in un polpettone, un piatto di carne al sugo, un’insalata di maionese o un bel ragù pronto da riutilizzare.
Tagliatelo a fettine, mettetelo nel frullatore e fatene una poltiglia omogenea. Nel frattempo mettete del pane in ammollo in una ciotola piena di latte, lasciatelo per qualche minuto e poi strizzatelo energicamente con le mani. Aggiungete la mollica di pane al tritato di carne, mettete due uova, un cucchiaio di formaggio Pecorino grattugiato, un pizzico di noce moscata e due cucchiai di olio. Impastate bene il tutto, fatene un polpettone (o in alternativa tante piccole polpette) e tuffatelo nel pangrattato.
Mettete il tutto su una teglia coperta con carta da forno e quando il forno raggiunge la temperatura di 180 gradi infornate e lasciate cuocere per circa mezz’ora.
Se invece vi è avanzato il tacchino, una volta raffreddato, potete farlo in tanti piccoli pezzettini e metterli in una ciotola aggiungendo della maionese, della lattuga e un pizzico di sale. Mescolate bene e condite con un filo di aceto balsamico: la vostra insalata di tacchino è pronta!
Per voi che invece avete un pentolone pieno di carne da brodo inutilizzata, la soluzione è ripassarla nel sugo. Fate un tritato di carote, sedano e cipolla, versateci della polpa di pomodoro e cuocete per una ventina di minuti, aggiungete un pizzico di peperoncino e versateci quindi la carne che vi è avanzata. Lasciate bollire per altri venti minuti e avrete così una carne al sugo morbida e saporita!
Se invece avete cucinato il cappone, potete trasformarlo in un bel ragù. Fate un tritato di carote, sedano e cipolla, sfumatelo con del vino (bianco o rosso a seconda delle vostre abitudini). Nel frattempo tritate nel frullatore i pezzi di carne e quando saranno ben sminuzzati versateli nella pentola sul fuoco, lasciate insaporire per qualche minuto e poi aggiungeteci la polpa di pomodoro. Lasciate cuocere per circa mezz’ora e il vostro ragù sarà pronto!
Per chi invece ha gli avanzi del pesce, che siano orate o trote, pesce spada o salmone, gamberi o calamari, mettete tutto nel frullatore e miscelate fino ad ottenere un composto omogeneo.
Mettetelo in una terrina aggiungendo olive nere, capperi, due uova, della mollica di pane inzuppata nell’acqua (e poi strizzata energicamente con le mani) e scorzette di arancia, miscelate ancora con un cucchiaio di legno e formate un mega polpettone. Tuffatelo nel pangrattato e adagiatelo su una teglia che avrete foderato con carta da forno, copritelo con delle patate tagliate a lamelle e infornate per circa 40-45 minuti.
Il vostro polpettone di pesce in crosta di patate è pronto!
Contorno o antipasto? L’importante è che sia riciclato!
Sformato di lenticchie e insalata
Se in cucina, dopo il veglione, vi sono avanzati chili di lenticchie e insalatiere di lattuga, vi proponiamo di realizzare uno sformato vegetariano, ideale per tutte le occasioni, da servire come aperitivo o antipasto, come spuntino tra una giocata e l’altra o come semplice contorno.
Ecco come si prepara:
Prendete l’insalata avanzata e fatela rosolare in una padella con un po’ di cipolla e dell’olio, aggiungete le lenticchie avanzate (quindi già cotte naturalmente) e lasciatele cuocere insieme alla verdura per qualche minuto, aggiungete un pizzico di sale e uno di pepe. Togliete dal fuoco e versate il composto in una ciotola capiente, aggiungete due uova, un etto di ricotta e una manciata di grana grattugiato; amalgamate il tutto e versatelo in una teglia ben oliata e rivestita con del pangrattato. Infornate alla temperatura di 180 grandi e lasciate cuocere per mezz’ora.
Servitelo caldo o tiepido secondo i vostri gusti, ma non portatelo in tavola subito dopo averlo tirato fuori dal forno!
Soufflé di carciofi
Vostra suocera vi ha lasciato una fornitura annuale di carciofi stracotti? Continuate la sua opera e trasformateli in un gateau!
Mettete i carciofi in un frullatore, se necessario aggiungete un po’ di olio e delle erbette aromatiche a piacere, fino ad ottenere una crema. Versatela in un recipiente, aggiungete due uova, della mollica di pane inzuppata nel latte e poi ben strizzata, un pizzico di noce moscata e uno di timo. Mescolate il tutto fino ad ottenere un impasto omogeneo e versatelo in una teglia oliata e rivestita con del pangrattato. Poi sbattete il tuorlo di un uovo e colatelo sulla superficie, infornate alla temperatura di 180 gradi e lasciate cuocere per circa mezz’ora. Servite caldo o tiepido.
Concludiamo con un bel dessert! Ecco come riciclare panettoni e pandori
State sprofondando tra le fettone di pandoro? Ecco come sbarazzarvene!
Organizzate una partitona di “Mercante in Fiera” con i vostri amici e proponete loro un bel tiramisù alla ricotta e yogurt (vi ricordiamo la ricetta per farlo da soli) fatto con il pandoro.
Vediamo come si fa…
Preparate una macchinetta grande di caffe’ e una volta pronto, versatelo in una ciotola di vetro o ceramica, aggiungete un paio di cucchiai di zucchero, mezza tazzina di crema di whiskey e lasciate raffreddare. Quindi, immergete per metà le fette di pandoro nel caffè e adagiatele in una teglia ripetendo l’operazione fino a foderare tutto il fondo.
Fatto questo, in una terrina mescolate mezzo chilo di ricotta, un vasetto di yogurt bianco, un paio di cucchiai di zucchero, otto cucchiaini di marsala e un pizzico di cannella, mescolate e farciteci il pandoro.
Ora non resta che metterlo in frigo e spolverizzare con abbondante cacao amaro poco prima di servire!
Babà di panettone
Se invece ad avanzare in gradi quantità è il panettone, vi suggeriamo di trasformarlo in una morbida base su cui poggiare la macedonia che servirete in tavola.
Preparate uno sciroppo mettendo due bicchieri di rhum e un bicchiere di acqua e zucchero e mescolate bene.
Tagliate le fette di panettone in due e immergetele nello sciroppo, scolate bene e con questo babà alternativo rivestiteci delle coppette da gelato. Prima di servire versateci della frutta tagliata a dadini e il vostro dessert riciclato è pronto!
Ecco il vostro menu riciclato! E come sempre, buon appetito!
Verdiana Amorosi