Appendi una pigna sul balcone e scopri che tempo farà (il metodo infallibile per prevedere il meteo)

Sai che osservando le pigne puoi scoprire se sta arrivando la pioggia o se il tempo rimarrà sereno? Ecco perché e un divertente esperimento per spiegarlo ai bambini

Le pigne sono infiorescenze femminili legnose, tipiche degli alberi sempreverdi, molto utilizzate nell’ambito del riciclo creativo e dei lavoretti scolastici. Le avrete sicuramente ammirate sotto forma di addobbi natalizi, candele, ghirlande e chi più ne ha più ne metta.

Oggi però non vogliamo utilizzarle per un classico lavoretto, e nemmeno a scopo decorativo, ma vogliamo farvi conoscere un loro utilizzo alternativo. Sapete che fungono da igrometri naturali? Difatti cambiano aspetto a seconda del livello di umidità circostante, consentendoci di prevedere il tempo.

Basta appenderle a un filo, in terrazzo o in giardino, per capire se è in arrivo la pioggia o se il tempo rimarrà buono: nel primo caso la pigna si chiude, nel secondo caso la pigna rimane aperta. Provateci!

Esperimento con le pigne da proporre ai bambini

Per spiegare ai bambini come le pigne reagiscono all’umidità, vi proponiamo un esperimento semplice e divertente, suggerito dal WWF.

Occorrente

Procuratevi tre pigne secche di abete, pino o larice (meglio utilizzare solo una tipologia), tre contenitori, un timer. Prima di avviare l’esperimento assicuratevi che il tempo sia secco e soleggiato.

Procedimento

  • Per prima cosa riempite un contenitore con acqua calda e uno con acqua fredda, quindi inserite all’interno di ciascuno una pigna. Mettetene una anche nel contenitore vuoto.
  • Ogni 10 minuti verificate cosa sta accadendo alle pigne, annotando eventuali cambiamenti.
  • Dopo un’ora rimuovete le pigne dall’acqua e osservatele bene, annotando eventuali differenze.

L’esperimento in questione vi consentirà di capire che le pigne, a contatto con l’umidità dell’acqua, chiudono le scaglie chiamate brattee. Ma nel caso in cui siano immerse in acqua fredda, le chiudono ancora più rapidamente. Lo fanno per proteggere i semi collocati all’interno.

Ecco perché quando c’è pioggia e freddo chiudono le scaglie, mentre quando il tempo torna sereno puntualmente le riaprono, consentendoci di prevedere che tempo farà.

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