Ti spieghiamo perché dovesti piantare subito una siepe al posto di una staccionata

E voi conoscete i numerosi benefici derivanti dall'installare una siepe al posto della tradizionale recinzione in legno o muretto?

Ci sono mille modi in cui possiamo contribuire a migliorare la salute dell’ambiente – dall’abbigliamento a ciò che mettiamo nel piatto, dall’uso del trasporto pubblico in luogo dell’auto privata fino all’uso di risorse energetiche rinnovabili.

Ma anche la nostra casa ed il nostro giardino possono diventare più green: ad esempio, sostituire la staccionata del giardino con una siepe potrebbe apportare molti benefici in termini di controllo dell’acqua piovana e di protezione della fauna selvatica – anche se viviamo in città.

L’iniziativa è stata lanciata dalla Royal Horticultural Society, un’associazione inglese che si occupa di giardinaggio: contestualmente alla sostituzione di steccati e staccionate con aiuole verdi e siepi, ha dato inizio ad uno studio per indagare quali siano le specie di piante più resilienti e più adatte a contrastare gli effetti della crisi climatica e dell’inquinamento nelle nostre città.

Un team ad hoc è stato incaricato di esaminare il “funzionamento” e le proprietà dei diversi tipi di siepi, esaminandone i servizi ecosistemici, fino a mettere a punto la combinazione ideale di piante che dimostri la maggiore resilienza alla pioggia e alle intemperie.

Le siepi possono contribuire e non poco alla riduzione dell’inquinamento e al miglioramento della qualità dell’aria, ma anche al contenimento del flusso dell’acqua piovana (limitando così i danni di eventuali alluvioni o eventi temporaleschi estremi). Inoltre, fra le piante della siepe piccoli animali selvatici possono trovare riparo e ombra nelle giornate più assolate.

Insomma la siepe, per quanto umile, porta a chi se ne prende cura (e non solo) moltissimi benefici – comportando tra l’altro una manutenzione economica e relativamente facile. Comprendere appieno quali siano le combinazioni migliori di piante per ottenere il massimo dei benefici ambientali, nonché adottare strategie per prendersene cura nel modo migliore, potrebbe garantire una maggiore vivibilità nelle nostre città, che si preannunciano sempre più calde ed inquinate.

Secondo lo studio, la siepe perfetta non è costituita da una monocoltura (come spesso si vede nelle nostre città, forse per motivi estetici), quanto piuttosto da un’alternanza di piante diverse, ognuna con le sue peculiarità: i migliori effetti sono stati registrati grazie al contributo di piante di faggio, ligustro ed agrifoglio.

Il progetto si occuperà di osservare le piante per un anno intero, all’interno di diversi contesti urbani ed in presenza di fenomeni metereologici variegati. Saranno testate sei combinazioni di siepi, nate dalla compresenza di quattro piante diverse: ligustro, cedro rosso occidentale, biancospino ed elaeagnus.

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Fonte: The Guardian

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