Stoviglie monouso biodegradabili: il “green” nell’Ho.Re.Ca

Oggi le stoviglie monouso biodegradabili sono sempre più diffuse anche nell'Ho.Re.Ca.: vediamo perché

Fortunatamente, oggi le azioni di salvaguardia ambientale si stanno diffondendo sempre di più, grazie a consumatori consapevoli e scelte “green”. Di giorno in giorno, infatti, diventa più semplice prendersi cura dell’ecosistema anche attraverso piccoli gesti quotidiani e mediante un utilizzo più intelligente delle risorse disponibili. Questo vale anche per l’Ho.Re.Ca., con la diffusione di stoviglie monouso biodegradabili.

Cosa ci dicono, quindi, la nostra esperienza e il nostro interesse per la natura e per l’ambiente? Grazie ai loro vantaggi, una sempre più ampia gamma di stoviglie biodegradabili, ma anche di prodotti compostabili e monouso, sono entrati a far parte della nostra quotidianità, permettendoci di migliorare l’impatto delle nostre attività private e lavorative in un’ottica di sostenibilità.

Questo è uno dei motivi per cui i prodotti “green” sono sempre più richiesti anche nel settore Ho.Re.Ca., e in questo articolo cercheremo di comprendere meglio il perché, scoprendo le loro caratteristiche e vantaggi.

Stoviglie biodegradabili e/o compostabili: cosa vuol dire?

In merito a queste categorie di prodotti, quando si parla di articolo “biodegradabile” in genere ci si riferisce al materiale di cui è composto. Materiale che deve rispettare il più possibile i criteri previsti dalla norma UNI EN13432. Si tratta, inoltre, di una componente totalmente naturale, che non diffonde sostanze inquinanti durante lo smaltimento, a differenza della plastica.

Quando un prodotto realizzato secondo queste direttive è anche compostabile, invece, significa che:

• È monouso ma compostabile, nonché certificato per l’uso alimentare secondo la normativa italiana, UE e internazionale;
• È utilizzabile anche con cibi caldi e liquidi;
• Permette sia una riduzione dei costi di smaltimento, sia la diminuzione delle emissioni di CO2 durante lo smaltimento, in quanto non sono utilizzati derivati del petrolio;
• Il risultato del suo smaltimento viene utilizzato come humus per il fertilizzare il terreno: quindi, non impatta minimamente con l’ambiente e non è tossico o pericoloso.

Se ci soffermiamo solo alle definizioni ufficiali, inoltre, risulta che biodegradabile vuol dire “degradabile e decomponibile in natura”. Quando un piatto o bicchiere è fatto di un materiale che rispetta questi requisiti, dunque, può essere facilmente decomposto in natura senza pericoli per l’ecosistema.

Perché avvenga la sua decomposizione, l’oggetto dev’essere deve attaccabile da batteri e agenti naturali in grado di scomporre le sostanze in elementi assorbibili dal terreno. Quest’azione è molto più difficile per la plastica, che invece non consente la naturale scomposizione.

Scegliere piatti, bicchieri, ciotole per finger food e altri prodotti in materiali bio permette dunque all’ambiente di mantenere inalterato il suo naturale equilibrio.

Stoviglie green: cosa cambia rispetto alla plastica?

Le eco-stoviglie non interferiscono con la pratica dell’usa-e-getta, ormai diffusa, in quanto ogni volta che si butta un prodotto di questo tipo si può star sicuri che l’impatto sull’ambiente sarà pari a zero. Gli ecosistemi naturali, infatti, ricevono e trasformano le sostanze derivanti dagli scarti biodegradabili.

Per i servizi di catering, ad esempio, anche organizzare una festa o un grande evento usando prodotti monouso è più semplice rispetto a procurarsi servizi di piatti, bicchieri, posate e bicchierini in porcellana o vetro. Mediante questi prodotti, infatti, l’organizzazione è più veloce e i danni economici ridotti al minimo, anche in caso d’incidenti. Inoltre, con l’usa e getta si può evitare di lavare e asciugare tutto a fine serata: un risparmio anche in termini di tempo e risorse.

Per questo, negli anni precedenti la scelta era sempre ricaduta sulla plastica, che però, per un corretto smaltimento, richiede operazioni troppo lunghe e complicate. Ecco il motivo per cui in settori come l’Ho.Re.Ca., dove è possibile sostituirla con materiali alternativi, è necessario che ognuno faccia la sua parte per la salvaguardia dell’ambiente.

Food design: non solo usa-e-getta

Per chi coltiva la passione per il Food Design, inoltre, è bene sapere che esistono piatti e stoviglie monouso biodegradabili belli quanto utili per l’ambiente.

Ovviamente, i prodotti biodegradabili e compostabili non possono essere ancora economici come la plastica. Tuttavia, l’utilizzo sempre più massiccio potrebbe portare ad un progressivo abbattimento dei costi.

Inoltre, le stoviglie monouso possono “seguire la moda” ed essere raffinate ed eleganti proprio come quelle realizzate in altri materiali. Infatti, oggi è possibile trovare in commercio tante tipologie di stoviglie bio adatte a ogni occasione. Esistono vere e proprie linee di design, dai bicchieri ai vassoi, fino agli accessori per la tavola. Una serie di prodotti adatti anche ai matrimoni “green”, a battesimi, feste di laurea e alle cerimonie più importanti, perché mantengono la praticità dell’usa e getta.

Quanti tipi di stoviglie monouso esistono?

• Posate in legno – L’alternativa alle classiche ma obsolete posate di plastica è totalmente plasticfree. Le posate in legno possono essere anche di design, e sono ideali sia per cibi freddi che caldi. Ricavate da foreste sostenibili, possono essere smaltite con altri rifiuti naturali, e costituiscono prodotti biodegradabili al 100%.
• Piatti e piattini biocompostabili – Generalmente realizzati in Mater-b, un materiale biodegradabile e compostabile, i piatti e piattini bio vengono usati sia in casa che nei luoghi di ristorazione.
• Bicchieri in carta e biocompostabili – Spazio alla fantasia! Con i bicchieri in carta e biocompostabili è possibile risparmiare pur mantenendo un’elevata attenzione al design. Molti di questi, infatti, sono personalizzabili con il logo aziendale o altri elementi a scelta.
• Barchette bamboo – Le barchette in bamboo vengono utilizzate, generalmente, per il finger food e sono tra i prodotti più utilizzati nel mondo del catering. Ottimi per velocizzare smaltimento dei rifiuti, senza rinunciare alla bellezza estetica.
• Posate in CPLA – A differenza di quanto si possa pensare, le posate in CPLA sono realizzate con materiali di altissima qualità, offrendo grande robustezza durante l’utilizzo. Per questo, possono essere utilizzate in totale tranquillità, evitando inconvenienti anche per le pietanze molto calde.
• Cannucce in lignina – Queste particolari cannucce sono realizzate con materiale completamente biodegradabile e compostabile. Dal design elegante e moderno, sono tra le preferite dei bartender.
• Shopper biodegradabili – Grazie alle scelte antispreco è possibile rendere gli acquisti più sostenibili. Oggi non ci sono scuse: i materiali ecologici sono molto più diffusi ed è possibile acquistarne di ogni tipo, per servizi professionali a impatto zero.

Stoviglie riciclabili, Palucart in prima linea tra i fornitori italiani

Attualmente, un numero sempre maggiore di grossisti si sta evolvendo in un’ottica di sostenibilità: lo dimostra l’aumento di competenze green (+79,3% per per circa 2,6 milioni di posizioni nel 2020) e la crescente attenzione verso la green economy.

Tra i produttori italiani più attenti alle forniture Ho.Re.Ca. dalla forte vocazione “bio”, segnaliamo in particolare Palucart, oggi tra i primi 15 Top Amazon Seller italiani. All’interno dell’eCommerce (www.palucart.it), infatti, è possibile trovare una sezione interamente dedicata alla filosofia “green” e alle stoviglie riciclabili.

La spinta verso la sostenibilità in Italia è testimoniata anche dai risultati emersi dalla “Relazione sullo stato della green economy 2020”, a cura della Fondazione per lo sviluppo sostenibile in collaborazione con Acea Energia, Enel e Garc S.p.A.. Lo studio, infatti, evidenzia una forte tendenza verso le green city e gli investimenti responsabili delle aziende italiane. E Palucart è tra i maggiori fornitori per il settore Ho.Re.Ca. a livello nazionale. Per maggiori informazioni: www.palucart.it