Soffiatori per foglie: 5 motivi per smettere subito di utilizzarli, soprattutto in autunno

Con l’arrivo dell’autunno tornano in azione i soffiatori per foglie e giardini, strumenti che, tuttavia, sarebbe preferibile evitare poiché altamente dannosi per la biodiversità. Ecco cinque ragioni per cui è meglio rinunciare al loro utilizzo.

È autunno e i primi manti di foglie dai colori caldi iniziano a intravedersi per le strade, sul vicolo di casa o nel proprio giardino. Se ad alcuni osservare il foliage posatosi trasmette un senso di calma e relax, altri non possono invece dire lo stesso. Con l’arrivo della stagione ritornano anche i temuti soffiatori per la rimozione delle foglie cadute.

Molti sono già in promozione sui volantini di supermercati e negozi, altri sono collocati in cantina in attesa di fare nuovamente furore. Per quanto nella manutenzione del verde possano essere considerati più o meno essenziali, ci sono non poche motivazioni che dovrebbero farti valutare l’ipotesi di non utilizzare più alcun soffiatore da giardino. Eccone cinque:

Minacciano gli animali

I soffiatori per foglie sono tra i peggiori nemici dei piccoli animali selvatici come i ricci, ma anche di ragni, insetti e altre specie viventi. Questi trovano riparo proprio tra le foglie di cui intendiamo disfarci. Usare un soffiatore a piena potenza significa distruggere il loro rifugio e, non per ultimo, gli animali stessi.

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Inquinano non poco

Non rappresentano solamente una fonte di inquinamento atmosferico, rilasciando gas di scarico nocivi, ma anche acustico. Un soffiatore per foglie emette poco meno di 100 decibel, quasi quanto un martello pneumatico. Il suo prolungato utilizzo può provocare inoltre anche danni all’udito.

Privano il suolo del loro nutrimento

Non solo le foglie vengono rimosse mediante l’utilizzo di un soffiatore, ma anche tutta la materia organica e i detriti e, di conseguenza, gli elementi nutriti responsabile della fertilità del terreno. Una volta “scoperto” il suolo sarà poi esposto maggiormente alle gelate invernali, non avendo più alcuna protezione.

Spazzano via i semi

Niente più foglie, ma anche niente più semi. I soffiatori da giardino liberano la zona circostante da qualunque cosa, impedendo a future piante di germogliare e, in alcuni casi, sradicando le più giovani.

Sollevano polvere e particolati: un rischio per la salute respiratoria

I soffiatori rappresentano un rischio per la salute umana anche sotto un altro aspetto. Una volta in funzione questi apparecchi generano un forte flusso d’aria, sollevando la polvere depositata sul marciapiede ma anche i particolati, sostanze inquinanti tipiche delle aree urbane. Quando il soffiatore solleva polvere e particolato, rilascia nell’aria microplastiche, residui di pneumatici e altri inquinanti depositati sul suolo. Questi particolati possono essere inalati, aumentando il rischio di problemi respiratori e allergie, specialmente nei bambini, negli anziani e nelle persone con patologie respiratorie.

Altro che soluzione ideale per le foglie autunnali, meglio riporre definitivamente il soffiatore nell’armadio e tornare a strumenti tradizionali da giardino.

Gli studi a supporto

Numerosi studi evidenziano i danni causati dai soffiatori a foglia, specialmente nei confronti degli insetti e della biodiversità. Un’indagine condotta dall’Università della California, Riverside, ha scoperto che l’uso di questi strumenti danneggia insetti terricoli come coleotteri, ragni e lombrichi, alterando i loro habitat e interrompendo il delicato equilibrio del suolo. Questo può portare a un declino della popolazione di invertebrati essenziali, con conseguenze negative sulla salute del terreno e delle piante che da esso dipendono.

Un altro studio pubblicato da Environmental Health Insights ha analizzato come i potenti flussi d’aria generati dai soffiatori disturbino gli impollinatori, compromettendo la loro capacità di raccogliere polline e nettare. Inoltre, la forte emissione di rumore altera i comportamenti naturali degli insetti e può ostacolare la comunicazione tra le api, riducendo così la loro efficienza e il successo riproduttivo.

Anche l’Università di Washington ha messo in luce come i soffiatori contribuiscano in modo significativo all’inquinamento atmosferico. I soffiatori a gas emettono una quantità sorprendentemente elevata di composti organici volatili (COV) e ossidi di azoto (NOx), che reagiscono con la luce solare per creare ozono, una sostanza dannosa sia per la salute umana sia per l’ecosistema urbano.

L’alternativa? Rastrelli e compostiera

Per chi desidera un’alternativa più ecologica, il vecchio e caro rastrello rimane la scelta migliore, oltre a essere silenzioso, evita emissioni dannose per l’ambiente e permette di raccogliere le foglie in modo delicato senza danneggiare gli animali o i semi nascosti nel terreno. Una volta raccolte, le foglie possono essere utilizzate per il compostaggio, trasformandosi in un ottimo fertilizzante naturale per orti e giardini. Creare una compostiera in giardino non solo riduce i rifiuti, ma permette di ottenere un concime ricco di nutrienti da utilizzare in primavera.

In molte aree del mondo, tra cui la California, si stanno introducendo normative per vietare l’uso di soffiatori e tosaerba a gas, che emettono gas di scarico simili a quelli delle automobili. I motori a combustione di questi dispositivi rilasciano infatti quantità significative di monossido di carbonio e ossidi di azoto, contribuenti all’inquinamento atmosferico e al cambiamento climatico. Alcuni Paesi europei e città italiane stanno seguendo l’esempio, incentivando invece l’uso di attrezzature elettriche o manuali per una manutenzione del verde più sostenibile.

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