Sansevieria dalle punte colorate, proprio no! Ti spieghiamo perché non devi comprarla

La Sansevieria è una pianta perfetta per ogni abitazione, ma in commercio se ne vedono sempre più dalle punte colorate artificialmente con tonalità sgargianti effetto velluto

Per chi ha il pollice non ancora così verde, ma vuole comunque abbellire la propria casa con una pianta ornamentale facilissima da curare, senza troppe pretese in fatto di luminosità e perfetta per purificare l’aria non può che scegliere una Sansevieria.

Questa pianta dalle virtù sorprendenti dà grandi soddisfazioni e prendersene cura è davvero semplice e alla portata di tutti. Ma quale Sansevieria scegliere? Vi sono tantissimi tipi, dalla classica Sansevieria trifasciata, alla moonshine fino a quella cylindrica.

Quest’ultima è caratterizzata da foglie lunghe e carnose. La ritroviamo spesso in fiorai, vivai e anche nei negozi di arredamento, ma con un aspetto leggermente diverso dal suo naturale. Probabilmente ti sarà capitato di vedere queste piante dalle punte dipinte con colori sgargianti che al tatto sembravano velluto.

Si tratta proprio della Sansevieria cylindrica o, meglio, di una Sansevieria cylindrica trasformata in un oggetto di design alle cui punte è stata passata una mano di pittura vellutata atossica. Questo effetto è stato creato da due ditte olandesi, la Van Der Arend e la Greencre8, e viene chiamato velvet touch.

Per quanto la pittura venga via nel tempo, questa stravagante tendenza può compromettere lo stato di salute della pianta. Essendoci uno strato di pittura non è possibile accorgersi se le estremità della nostra Sansevieria siano sofferenti o secche. Non dimentichiamoci che la Sansevieria purifica l’aria “respirando” e la pittura ostacola questa funzione.

In molti forum gli appassionati di Sansevieria si sono detti assolutamente contrari a questa nuova moda artificiale che altro non fa che stravolgere le piante. Non si sa quanto tempo la pittura permanga sulle estremità e in alcuni casi è necessario recidere le punte delle foglie in questione per salvare l’intera pianta.

Rimane sempre un interrogativo: avevamo davvero bisogno di una pianta dalle punte colorate vellutate? Proprio no..

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