Tisane, infusi e decotti: un aiuto contro i piccoli disturbi

Conosci il potere delle tisane, degli infusi e dei decotti contro i fastidi di tutti i giorni? Scopri le differenze tra queste bevande rigeneranti e le erbe giuste per combattere gonfiore, insonnia, problemi di pelle e stress. Quando è meglio gustarle? E come renderle più gustose senza comprometterne i benefici?

Tisane, infusi e decotti sono preparazioni liquide a base di acqua e di principi attivi di origine vegetali; com’è noto, sono fra i rimedi più comuni utilizzati nell’ambito della fitoterapia, ma possono essere utilizzati non soltanto a scopi curativi, ma anche come piacevole bevanda dissetante e riscaldante.

I termini tisana, infuso e decotto sono spesso utilizzati come sinonimi, ma in realtà indicano preparazioni leggermente differenti tra loro.

Una tisana è una preparazione costituita da una miscela di più erbe vegetali estratte da più piante; le parti utilizzate sono generalmente le parti aeree, ma non solo.

Si parla invece di infuso quando l’aroma vegetale viene estratta da un’unica pianta; di solito si utilizzano parti quali foglie e fiori.

Il decotto è invece una preparazione nella quale si utilizzano soltanto erbe estratte dalle parti più dure della pianta come per esempio i rizomi, le radici e le cortecce.

Per preparare tisane, infusi e decotti si possono raccogliere le parti delle piante e farle essiccare per il periodo di tempo necessario oppure, più comodamente, si può ricorrere a preparazioni già pronte e debitamente porzionate come per esempio quelle proposte sul sito di Farmaè, brand appartenente a Talea Group S.p.A., che opera nell’ambito della salute e del benessere.

Per quali disturbi si utilizzano tisane, infusi e decotti?

I prodotti fitoterapici come tisane, infusi e decotti vengono utilizzati solitamente per il trattamento di piccoli disturbi occasionali. A seconda del tipo di problematica si utilizzerà un determinato prodotto piuttosto che l’altro. Vediamo quindi una breve rassegna dei disturbi più comuni e delle piante utilizzate.

Una problematica molto comune sono i disturbi digestivi (gonfiore addominale, senso di pesantezza, digestione lenta ecc.); a questo proposito possono risultare utili tisane a base di menta, finocchio, zenzero, cumino ecc.

Altro disturbo comune è l’insonnia; quando il problema è di lieve entità un aiuto può arrivare da erbe quali camomilla, melissa, verbena, valeriana ecc.

Per il benessere della pelle sono spesso suggerite tisane o infusi a base di bardana, malva, tarassaco, betulla, ortica ecc.

In caso di ritenzione idrica, un problema di riscontro comunissimo soprattutto fra le donne, si può ricorrere a tisane a base di tarassaco, ortica, equiseto, sambuco, gramigna e carciofo.

Per ridurre la sensazione di stress, invece, si può ricorrere a tisane a base di lavanda, melissa, passiflora, escolzia, camomilla, biancospino ecc.

Quando consumare la tisana?

Le tisane dovrebbero essere preferibilmente consumate poco dopo la preparazione; conservarle troppo a lungo, infatti, potrebbe limitarne gli effetti benefici. Se non si può fare altrimenti, dovrebbero essere conservate in frigo (al massimo per 24 ore).

Si possono dolcificare tisane e infusi?

Molte persone, per rendere maggiormente gradevole il sapore dell’infuso o della tisana, usano lo zucchero o altri dolcificanti. In realtà, sarebbe preferibile evitare la dolcificazione e consumare la tisana o l’infuso nella loro purezza. Eventualmente, se il sapore risulta troppo sgradito si può utilizzare un cucchiaino di miele o di stevia.

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