Shilajit, l’oro nero dell’Himalaya che purifica il corpo e aumenta l’energia vitale

Secondo la medicina ayurvedica è un rimedio naturale utile per la cura di tutte le malattie e un ottimo alleato della longevità. Le sue proprietà sono conosciute fin dall'antichità

Lo shilajit è un rimedio naturale proveniente dall’Himalaya, origini che contribuiscono al suo fascino esotico ma che di per sè, naturalmente, non ne garantiscono l’efficacia.

Il termine sanscrito letteralmente significa “nato dalla roccia”, ma il rimedio vanta un sacco di curiosi soprannomi, da “conquistatore di montagne e distruttore di debolezza” a “sudore della montagna”, cosa che non può che stuzzicare la curiosità. E allora assecondiamola cercando di capire cos’è, per filo e per segno, il cosiddetto oro nero himalayano. Ennesimo soprannome curioso!

Si tratta di un essudato di roccia himalayana a base di humus, contenente più di 80 minerali, che si sviluppa nella profondità delle rocce, per poi essere purificato per più di un mese con acqua di sorgente, essiccato al sole e polverizzato.

La polvere che si ottiene è densa, di colore molto scuro e dal sapore amaro, impiegata fin dall’antichità nella medicina ayurvedica, in quanto capace di purificare il corpo e aumentare l’energia vitale. Parola del testo sanscrito “Charaka Saṃhitā”, che più di 3000 anni fa lo descriveva come una cura per tutte le malattie e un ottimo alleato della longevità.

Ma i benefici attribuiti all’utilizzo dello shilajit sono molti altri: l’acido fulvico in esso contenuto, per esempio, vanta proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, motivo per cui si ritiene che l’uso regolare di questo rimedio possa rallentare i processi di invecchiamento cellulare.

Non è finita qui: secondo uno studio, sotto forma di integratore alimentare, aiuta a migliorare la salute del cuore. E secondo un’altra ricerca la sua assunzione aumenta gradualmente i livelli di ferro. Per non parlare del fatto che aiuta in caso di stress e ansia, favorisce la buona digestione, può avere un effetto positivo sulla salute delle ossa.

Nell’ambito della medicina olistica e del benessere spirituale, si ritiene inoltre che l’acido fulvico, trasportando nutrienti in profondità nelle cellule, sia in grado di aumentare la nostra energia vitale, aiutandoci a diventare più ricettivi nei confronti delle energie sottili.

Fra l’altro lo shilajit, secondo quanto riporta Medium, è spesso utilizzato come strumento per bilanciare e attivare i chakra, portando a un profondo senso di armonia ed equilibrio spirituale.

Che lo si assuma sotto forma di integratore o in polvere, non sembra presentare particolari controindicazioni, ma visto che (perlomeno quando si tratta di salute) fidarsi è bene, non fidarsi è meglio, è opportuno evitare l’acquisto di prodotti a caso, e farsi consigliare prima dell’utilizzo da un erborista, da un esperto di medicina ayurvedica e possibilmente anche da un medico, in modo da escludere eventuali effetti collaterali o interazioni con farmaci vari.

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FONTI: Healthline/Science Direct/Medium

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