Cardo mariano, proprietà e usi della pianta che depura il fegato

Il cardo mariano è un rimedio naturale che apporta benefici soprattutto al fegato, proteggendo questo importante organo da sostanze tossiche. Ma come utilizzarlo per la salute e quali sono le sue eventuali controindicazioni?

Cos’è il cardo mariano

Il cardo mariano è una pianta che appartiene alla famiglia delle Asteraceae o Compositae, la stessa di echinacea e tarassaco.

Si tratta di una pianta di piccole dimensioni, che si può facilmente trovare anche in natura allo stato spontaneo.

Il nome scientifico della pianta è Sylubum marianum e il termine “mariano” fa riferimento a Maria: secondo una leggenda, infatti, le caratteristiche striature bianche ben visibili sulle foglie della pianta, sarebbero provocate dal latte colato dal seno della Vergine.

In erboristeria, del cardo mariano si utilizzano i frutti, noti per i loro benefici sul fegato confermati da svariati studi. Meno utilizzate sono invece le foglie di cardo mariano, sebbene anch’esse vantino interessanti proprietà.

Proprietà del cardo mariano

I frutti di cardo mariano sono ricchi di una miscela di flavolignani, chiamata silimarina. Questo mix di molecole, che costituisce il fitocomplesso del cardo mariano, è responsabile delle proprietà del cardo mariano:

  • Protettivo sul fegato
  • Amaro-tonico
  • Digestivo
  • Antiossidante
  • Antinfiammatorio
  • Immunomodulante
  • Rigenerativo
  • Ipoglicemizzante
  • Ipocolesterolemizzante

Grazie alle sue proprietà, i frutti del cardo mariano rappresentano un rimedio molto utile ed efficace per la salute del fegato per uso interno, antiossidante e rigenerativo cutaneo quando usato esternamente.

Le foglie del cardo hanno invece proprietà digestive e diuretiche e aiutano a promuovere la comparsa del ciclo mestruale. Se si hanno difficoltà a reperire in vendita, si possono prelevare da esemplari di cardo mariano in natura e utilizzare per preparare infusi.

Benefici del cardo mariano

Per uso interno, gli estratti di cardo mariano apportano benefici soprattutto al fegato, importantissimo organo che svolge ruoli cruciali nel nostro organismo.

I flavolignani del cardo mariano sono utili soprattutto a proteggere il fegato dall’azione nociva di cure farmacologiche e alcool, perché sono in grado di neutralizzare i radicali responsabili della tossicità a livello epatico, ridurre l’infiammazione e promuovere la rigenerazione delle cellule del fegato.

Leggi anche: Come depurare il fegato con gli estratti vegetali

Esternamente, invece, le preparazioni a uso topico che contengono estratti di cardo mariano sono indicate per combattere macchie della pelle, rughe, dermatiti e sintomi cutanei della psoriasi.

Come utilizzarlo

Il cardo mariano può essere assunto in infuso, da preparare con un cucchiaino di semi in acqua calda per un quarto d’ora. La tisana si può bere fino a tre volte al giorno dopo i pasti.

In commercio esistono anche estratti secchi o liquind, in capsule, compresse o gocce da somministrare in base alle indicazioni del produttore, nonché la tintura madre di cardo mariano, che si assume da una a tre volte al giorno diluendone 30 gocce in poca acqua.

Controindicazioni

Il cardo mariano è considerato un rimedio sicuro e presenta poche controindicazioni. Il suo uso è sconsigliato in caso di allergia alla pianta o ad altre specie della famiglia delle Astreraceae e nelle persone che soffrono di pressione alta.

Se si assumono altri integratori o se si seguono terapie farmacologiche, meglio chiedere consiglio al proprio medico prima di ricorrere a preparazioni a base di cardo mariano.

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