Cardamomo: come coltivarlo in casa a partire dai semi in dispensa

Il cardamomo è una spezia originaria del Subcontinente indiano, che si distingue per avere un sapore intenso molto simile alla menta. Per averla a disposizione a costo zero possiamo provare a coltivarla a partire dai semi che abbiamo già in casa

Il cardamomo è un’erba perenne tropicale, apprezzata per il suo particolare sapore soprattutto nelle cucine dell’India e del Medio Oriente. Si tratta di una spezia composta dai semi che si trovano in piccoli e sottili baccelli. (Leggi anche: Cardamomo: 10 benefici che ti faranno usare di più questa spezia indiana)

Cos’è il cardamomo?

Il cardamomo è una spezia ottenuta dai semi di due specie differenti dei generi Elettaria e Amomum della famiglia delle Zingiberaceae.

La spezia è composta dai semi che si trovano in piccoli e sottili baccelli. I baccelli hanno una sezione trasversale triangolare e un rivestimento esterno simile alla carta.

Il cardamomo più comune è verde, ma potresti anche aver sentito parlare del cardamomo nero, che deriva da Amomum subulatum o Lanxangia tsaoko (precedentemente noto come Amomum tsao-ko), e del cardamomo bianco, che di solito si riferisce a una forma sbiancata della varietà verde.

Da dove viene il cardamomo?

Originaria delle foreste montuose del sud-ovest dell’India, questa spezia è diventata un ingrediente base nella cucina indiana, con il suo uso che risale ad almeno 4.000 anni fa.

Anche gli antichi Greci e Romani amavano usarla; successivamente, i Vichinghi scoprirono il cardamomo e lo riportarono anche in Scandinavia, dove divenne un ingrediente popolare nel vin brulé, nei dolci e nel pane.

Oggi, Arabia Saudita e Kuwait sono i maggiori importatori; mentre, il Guatemala è il più grande produttore commerciale, seguito da India e Sri Lanka.

Il gusto unico del cardamomo è spesso descritto come molto aromatico, con una fragranza resinosa e un sapore simile alla menta.

Come seminare il cardamomo

Per la propagazione dal seme, ti consigliamo di acquistare i semi appositamente progettati per la semina, altrimenti dovrai aprire un paio di baccelli dalla dispensa.

Metti i semi in un barattolo di vetro e copri con una soluzione di acido nitrico al 2,5%. A questo punto mescola per circa due minuti, quindi versa i semi e l’acido in un colino. Sciacqua accuratamente il tutto.

Dopo di che, metti i semi in una ciotola e coprili con acqua tiepida; lascia riposare per una notte.

Se all’aperto, pianta i semi a mezzo o un pollice di distanza, in un luogo parzialmente ombreggiato. Ricorda che prediligono un terreno ricco di humus leggermente acido.

In alternativa, puoi piantare i semi di cardamomo in un vaso, così puoi portare la pianta in casa a svernare.

Successivamente, ti consigliamo di coprire con un pacciame di paglia o erba.

La germinazione può richiedere da 20 a 40 giorni.

Crescita ed esposizione della pianta

Assicurati che le tue piante siano sempre parzialmente ombreggiate. Soprattutto, mantieni il terreno umido. Non amano il terreno che si secca; quindi, annaffia regolarmente soprattutto se le piogge non sono abbondanti.

Di tanto in tanto potresti anche coprire le tue piante, poiché sono abituate a un clima molto umido.

Se hai piantato il cardamomo in un vaso, portalo dentro quando le temperature scendono sotto i 10°. Posiziona il vaso in un punto dove riceve dalle 6 alle 8 ore di luce non diretta, ma filtrata.

Le piante di E. cardamomum coltivate in vaso possono legarsi alle radici, il che può scoraggiare la fioritura. In caso si verificasse questo, ti consigliamo di dividere la tua pianta.

Aspettati fiori dopo circa tre anni. I rizomi possono vivere 10-15 anni.

Gestione di parassiti e malattie

La pianta di cardamomo può essere attaccata da tripidi, che puoi trattare con delle trappole. Potresti anche vedere nematodi, che oltre a danneggiare la pianta ne rallentano la crescita.

Se pensi ci siano dei nematodi, scava nel terreno e vedi se riesci a individuare un danno alla radice causato dai minuscoli parassiti che si nascondono, depongono le uova e privano la pianta di sostanze nutritive.

Se hai un’infestazione da nematodi, potresti dover distruggere le tue piante e trattare il terreno mediante solarizzazione o con un nematocida chimico per cercare di sbarazzarti dei parassiti. (Leggi anche: Insetticidi contro afidi e parassiti: quali sono i migliori, non pericolosi per api e uomo, secondo il test tedesco)

Patologie

Queste piante possono essere infastidite dai funghi; per prevenire la diffusione occorre mantenere pulita l’area di coltivazione e rimuovere la materia vegetale morta. Puoi anche trattare questi problemi con un fungicida specifico.

Raccolta del cardamomo

Alla base degli steli, la pianta forma lunghe brattee di fiori che poi si sviluppano in baccelli di semi. Questi baccelli possono essere raccolti a mano in autunno, 30-40 giorni dopo la fioritura.

Se non sei sicuro, prendi un baccello e controlla il colore dei semi all’interno. Una capsula matura ha semi neri, mentre i semi di una capsula immatura sono bianchi. Un altro indicatore, è il fatto che i baccelli maturi si staccano facilmente senza dover insistere troppo.

Come conservare i semi

Per conservare i semi, lava accuratamente i baccelli raccolti, eliminando i gambi e le sostanze estranee.

Ti consigliamo di iniziare il processo di essiccazione subito dopo la raccolta per mantenere intatto il sapore. Dopo averli lavati, asciuga i baccelli con un disidratatore a una temperatura non superiore ai 48°.

Se non disponi di un disidratatore puoi asciugarli lasciandoli al sole. In tal caso, tieni presente che i baccelli potrebbero sbiancare, perdendo la loro colorazione verde naturale.

Ricorda che il prodotto finale non dovrebbe avere un contenuto di umidità superiore al 10%.

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