Cos'è l'assafetida, una spezia che vanta notevoli proprietà terapeutiche. L'ayurveda la sfrutta per le sue proprietà digestive, carminative, antispasmodiche, lassative...e non solo. In cucina può sostituire l'aglio e la cipolla, visto il suo sapore ed è ottima per aromatizzare piatti di verdure, curry e salse
Indice
Oggi vogliamo parlarvi dell’Assafetida (Ferula foetida) detta anche finocchio fetido o sterco del diavolo. È una spezia che si ricava da una pianta perenne della famiglia delle Ombrellifere, originaria dei paesi del Medio oriente (Iran). L’aspetto è simile a quello del finocchio, con fiori giallo verdi e grandi radici polpose.
La parte di Assafetida che è principalmente utilizzata, è la resina gommosa che si estrae nei mesi estivi dalle sue radici, a condizione che queste siano di almeno quattro anni.
Proprietà e principi attivi
Fra i principi attivi, l’assafetida vanta una serie di oli essenziali, acidi ferulico e valerico e sostanze solforose.
Per quel che riguarda i benefici nutrizionali, l’Assafetida non offre particolari principi nutritivi, piuttosto interessanti invece sono le proprietà terapeutiche che la rendono un presidio medicamentoso in grado di contrastare diversi disturbi. Ha proprietà:
- disinfettanti,
- digestive,
- carminative,
- antispasmodiche,
- lassative e
- antimicrobiche
Tutte qualità che la rendono ottima per trattare indigestioni, flatulenza, stitichezza, spasmi e dolori di varia natura. Primo fra tutti il mal di testa
La medicina Ayurvedica la utilizza per trattare soprattutto catarro, bronchite cronica e pertosse ma anche per armonizzare le energie Vata e Kapha. E’ considerata poi una delle migliori spezie per bilanciare il Vata dosha .
Il suo gusto pungente, facilita la digestione e aumenta l’appetito stimolando Pitta.
Controindicazioni
Presenta tuttavia delle controindicazioni infatti non deve essere utilizzata in gravidanza, durante l’allattamento e sui bambini.
Che sapore ha lo sterco del diavolo?
Il sapore è piuttosto amaro e persistente mentre l’odore molto simile all’aglio, viene eliminato dalla cottura.
Come usarla in cucina?
La cucina vegetariana indiana e la cucina ayurvedica la utilizzano per insaporire piatti a base di riso in generale, verdure, curry e salse tipo ghee, mentre giusto in minima parte entra nella preparazione di stufati di carne e pesce.
Visto il suo sapore particolarmente persistente, l’Assafetida va dosata con parsimonia e per questo è bene utilizzarla in polvere grattugiata al momento, non solo per apprezzarne tutto il suo sapore ma anche per essere sicuri della sua purezza e qualità.
L’Assafetida infatti è tra le spezie quella più adulterata non solo con altre specie della pianta meno pregiate come per esempio l’Assafetida Tibetana, ma anche con argilla rossa e gesso per aumentare il peso.
Dove trovarla?
In commercio è possibile trovarla sotto forma di granelli essiccati, rotondi o a goccia, uniti ad una massa giallo rossiccia oppure come finissima polvere il cui 50% è costituito da farina di riso o da gomma arabica per evitare l’agglomerazione. Al momento dell’acquisto, vi conviene optare per la Chadda, la migliore, altrimenti poi ci sono la varietà Ching, media e Shabandi, inferiore. Per via del suo odore, molto persistente, vi conviene conservarla separata dalle altre spezie poiché potrebbe contaminarle.