I saponi antibatterici ci difendono dalle infezioni? Sembra proprio di no. Anzi, ne aumenterebbero il rischio. Si tratta di quanto emerso da uno studio condotto dai ricercatori dell’Università del Michigan. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica dell’American Society For Microbiology.
I saponi antibatterici ci difendono davvero dalle infezioni? Sembra proprio di no. Anzi, ne aumenterebbero il rischio. Si tratta di quanto emerso da uno studio condotto dai ricercatori dell’Università del Michigan. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica dell’American Society For Microbiology.
L’attenzione degli esperti si è concentrata sull’azione del triclosan, una sostanza contenuta in molti saponi antibatterici. Secondo i risultati ottenuti dagli esperti, il triclosan contribuirebbe a promuovere la colonizzazione nasale da parte dello Staphylococcus aureus. Come sottolineano gli esperti, il triclosan è presente in vari prodotti per l’igiene personale, come detergenti e dentifrici, ma anche in disinfettanti usati a livello medico.
Tracce di triclosan, come contaminante, sono state rinvenute nell’ambiente e in alcuni fluidi umani, come l’urina e il latte materno. Lo Staphylococcus aureus è un agente patogeno che colonizza il naso e la gola di circa il 30% della popolazione. Si tratta di un fattore di rischio legato a numerose tipologie di infezione.
I ricercatori hanno dimostrato che il triclosan è presente comunemente nelle secrezioni nasali di soggetti adulti sani e che questa sostanza agisce favorendo la colonizzazione nasale da parte del batterio. Sottolineano inoltre che il triclosan viene utilizzato nei prodotti per l’igiene da oltre 40 anni e che i suoi effetti sulla salute umana non sono ancora stati approfonditi a sufficienza. Lo studio potrebbe inserirsi tra le ricerche tese a dimostrare gi effetti desiderati di un uso prolungato e incontrollato del triclosan per la salute e per l’ambiente.
Per individuare la presenza del triclosan nei prodotti per l’igiene è sufficiente leggere l’INCI e controllare bene le etichette. Si teme soprattutto che il triclosan possa contribuire allo sviluppo della resistenza dei batteri agli antibiotici, ad indebolire le funzioni muscolari e ad aggravare le allergie.
Per questo motivo gli Stati Uniti potrebbero presto mettere al bando il triclosan. Questa sostanza si trova al momento sotto osservazione in Europa. Il triclosan è già stato riconosciuto come pesticida e inquinante, ma il suo uso è ancora ammesso nei cosmetici e nei detergenti, purché si mantenga al di sotto di limiti ben precisi.
L’alternativa ai saponi antibatterici con triclosan? I disinfettanti per le mani homemade.
Marta Albè
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