Come pulire a fondo la caffettiera in maniera naturale? E cosa è bene evitare per una pulizia davvero efficace e green?
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Come pulire a fondo la caffettiera in maniera naturale? E cosa è bene evitare per una pulizia davvero efficace e green?
Momento solenne dei più, di coloro che si stropicciano gli occhi appena svegli, di chi ha una fase di sonno incontenibile in ufficio o di chi, semplicemente, condivide un attimo di tregua con gli amici: il caffè è, nella stragrande maggioranza della case italiane, un elemento che non potrà mai mancare. Ma la moka con cui lo si prepara, di tanto in tanto, va pulita a fondo al di là della semplice “risciacquata” quotidiana. Quali sono i trucchi e gli errori per lavare la caffettiera?
Quel che serve periodicamente è rimuovere per bene il fondo del caffè, la sporcizia e soprattutto il calcare dai filtri e dalle parti interne della macchinetta.
Anche se, per non far perdere gusto e aroma al caffè tradizione vuole che non venga lavata spesso, la moka è comunque soggetta nel tempo a sporcizia che, ogni tanto, va eliminata completamente.
Da qui nasce fondamentalmente una questione spinosa: come pulire l’alluminio della caffettiera? Alcuni sostengono che la caffettiera in alluminio debba soltanto essere sciacquata, per altri la moka va necessariamente pulita. Sono in molti appartenenti a questa scuola di pensiero che usano l’aceto per pulire le parti interne della caffettiera, ma su un punto siamo sempre stati chiari: meglio non pulire l’alluminio destinato agli alimenti con sostanze acide. Di contro, questo in ogni caso fantastico elemento può andar bene per tutto ciò che non sia alluminio. Ecco come.
Trucchi per pulire la moka
L’esterno
Non ha bisogno di particolare accortezze come le parti interne. Sarà sufficiente una spugna morbida che non graffi e un po’ di aceto di vino bianco diluito in un bicchiere d’acqua calda. Per l’estremità inferiore, quella più annerita dal contatto con la fiamma, si può anche usare l’aceto puro per farla tornare a splendere. Aggiungete anche un pizzico di bicarbonato se serve una maggiore “abrasione”.
Il filtro
Il filtro si riempie spesso di residui e per pulirlo a fondo lo si può immergere in un contenitore di acqua bollente con la giusta proporzione di acido citrico e, dopo circa 30 minuti, risciacquarlo sotto l’acqua corrente. Se i forellini del filtro sono particolarmente otturati, usate uno spillo o uno stuzzicadenti per liberarli.
Il serbatoio e le parti più piccole
Proprio come se voleste fare un caffè, riempite il serbatoio con metà acqua e metà aceto bianco, aggiungete un pizzico di sale fino, chiudete e mettete sul fuoco facendo uscire la miscela completamente (che porterà con sé anche il calcare). Nel caso in cui la vostra caffettiera fosse in alluminio, sostituite l’aceto con l’acido citrico.
Prima di riutilizzare la moka, però, è consigliabile fare un “caffè a vuoto” con anche solo un cucchiaino di polvere.
Guarnizione in gomma
Per farla tornare a nuovo, è sufficiente passare sulla guarnizione un panno imbevuto di aceto puro per far andare via tutti i residui bruciati di caffè. Se, di contro, la guarnizione è particolarmente usurata, sarà necessario sostituirla.
Tutto in ammollo
Almeno una volta al mese, la caffettiera va smontata pezzo per pezzo e va messo tutto in ammollo in acqua calda e acido citrico. Poi risciacquate e fate un altro “caffè a vuoto” per garantire il gusto di quelli successivi.
Errori da evitare
Bere il primo caffè
Se avete appena comprato una caffettiera nuova, non dovrete dimenticare di fare un primo “caffè a vuoto”. Far salire anche solo un cucchiaino di polvere basterà a far sigillare la superficie dagli oli del caffè che gli impediranno di avere un sapore metallico.
Utilizzare il sapone
Mai pulire la moka con acqua saponata: oltre a richiedere un risciacquo eccessivo per eliminare ogni residuo, il detersivo lascerà nella caffettiera un retrogusto davvero orrendo.
Non asciugare la caffettiera
Prima di riporre la caffettiera nel mobile, assicuratevi che sia ben asciutta. Se rimane anche solo un po’ di umidità potrebbe riempirsi di macchie grigie come muffa. Se dovete lasciare casa per qualche giorno, è utile – dopo averla lavata bene – lasciare la moka completamente smontata per far asciugare bene ogni singola parte.
Stringere troppo
Cercate di non serrare troppo il serbatoio con la parte superiore, per scongiurare un’usura troppo rapida della guarnizione. Detto questo, se non si stringe abbastanza potrebbe fuoriuscire il caffè sul fornello, per cui calibrate e tenete sotto controllo lo stato della guarnizione: una guarnizione usurata non mantiene la pressione necessaria a preparare un ottimo caffè.
Lasciare il caffè dentro
Non dimenticate per giorni il caffè dentro la caffettiera perché potrebbe ammuffire, soprattutto quando fa molto caldo.
Quale caffettiera scegliere
Non tutti sanno che di caffettiere ne esistono davvero di tutti i tipi, di forme e materiali differenti: che dal tradizionale alluminio all’acciaio, dalla ceramica alla plastica, adatte per il microonde. Come spiegato sul blog arabica100per100 ognuno di essi pregi e difetti.
Alluminio
La caffettiera in alluminio va rapidamente in temperatura, è leggera nell’utilizzo e la “morbidezza” del materiale la rende particolarmente porosa, garantendo dal lato un sapore intenso del caffè ma “obbligando” dall’altro a non usare mai un detersivo per la sua pulizia. L’alluminio, inoltre, tende a cedere di più un sapore “metallico” al caffè e scaldandosi molto a dare un sapore di bruciato. In più, non siamo nuovi alla questione alluminio negli utensili di cucina: l’alluminio può rilasciare particelle la cui ingestione quotidiana involontaria può causare una serie di disturbi. (Leggi anche: Tracce di alluminio nel caffè che bevi. I reali rischi per moka e cialde, secondo alcuni studi)
Acciaio
Una moka in acciaio è molto robusta e fornisce un’ideale conduzione omogenea del calore, mantenendo il caffè caldo a lungo. In alcune il filtro è in acciaio mentre in altre è in alluminio, mentre gli ultimi modelli hanno la guarnizione in silicone. Nel caso dell’acciaio rivestito, tutti i rivestimenti antiaderenti a base di PTFE non contengono nichel, metalli pesanti e PFOA. Ma ricordatevi che l’acciaio inossidabile viene ottenuto da una lega di nichel e cromo, a cui possono essere aggiunti altri metalli, come il titanio, che è necessario ad aumentarne la resistenza anti-corrosione. Per cui l’uso di utensili in acciaio potrebbe non essere adatto alle persone che soffrono di allergie o intolleranze a metalli, proprio come il nichel e il cromo.
Ceramica
Come tutti i materiali non metallici per la cucina, un rivestimento in ceramica riscalda e rilascia il calore che assorbe molto lentamente, così come gli utensili in terracotta. Meglio non graffiarlo e, in più nell’acquisto è bene porre una certa attenzione, perché nella loro produzione potrebbero essere state impiegate sostanze inquinanti o smalti non completamente atossici.
Acciaio e ceramica
Hanno un fondo in acciaio (alcune anche in alluminio) e la parte superiore in ceramica. In questo caso, il caffè passa a temperature inferiori rispetto ad altri materiali e conserva i suoi aromi in maniera più intensa.
Plastica
Ahinoi, i modelli di ultima generazione sono stati fatti anche in plastica, adatte, però, solo all’utilizzo in microonde. Saranno anche particolarmente leggere, belle e facili da pulire, ma noi non ci sentiremo mai di consigliare una caffettiera in plastica…
Consigli per fare un buon caffè con la moka
Per fare a casa un buon caffè, è necessario attenersi a delle semplici regole e celebrare ogni giorno quel “rito” con la particolare devozione che merita:
- Innanzitutto, mettete nel serbatoio acqua fredda: solo con acqua che si riscalda piano piano (la fiamma, per questo, dovrà essere bassa!), uscirà un caffè eccellente
- All’interno della caldaia l’acqua non va mai messa oltre il livello della valvola
- Provate il caffè in grani, macinandolo di volta in volta, e sentirete la differenza dalle buste di caffè già macinato… Se preferite “far presto”, ricordatevi che – in ogni caso – il caffè in polvere va conservato in un contenitore di vetro nel frigo per mantenerne l’aroma
- Non appena il caffè gorgoglia, la caffettiera andrebbe tolta dal fuoco, altrimenti si brucia. L’ultima parte del caffè deve uscire a fuoco spento, e prima di versarlo nelle tazzine, mescolatelo per bene.
- Il caffè va bevuto appena fatto! Mai farlo raffreddare o, peggio ancora, riscaldarlo pena il suo sapore! Se è necessario conservarlo, preferite contenitori di vetro o ceramica, ma mai metallici, e riutilizzatelo nella preparazione di qualche dolce (il tiramisù è il classico dei classici) o di una granita.
Buon caffè a tutt*!
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