Insetti dei tessuti, come riconoscerli ed eliminarli

Esistono varie specie di insetti che si nutrono delle fibre dei tessuti, rovinando così i nostri vestiti, cappotti, tende e tappeti. Ecco quali sono e come eliminarli.

Se notiamo dei buchi insoliti sui nostri vestiti, sui cappotti, i giubbotti di pelle o perfino su tende e tappetti, potrebbe trattarsi di un’infestazione di insetti dei tessuti. Con questo nome generico si intendono vari tipi di insetti, che portati introdottisi nelle nostre case, finiscono per insediarsi nei nostri armadi e nei nostri tessili. Alcuni di loro sono attratti dai residui di cibo sui nostri vestiti, altri direttamente dai tessuti. Ecco come riconoscere gli insetti dei tessuti, come prevenire e come eliminarli dalla nostra casa.

Le pulizie di primavera o di cambio stagione sono il momento ideale per analizzare bene la salute dei tessuti dei vestiti. È importante in questo momento pulire bene l’armadio e conservare correttamente gli abiti, per evitare che eventuali piccoli insediamenti di uova o larve di insetti si propaghino fino a diventare un problema enorme.

Come riconoscere gli insetti dei tessuti

In genere è difficile rendersi conto che ci sono degli insetti o delle larve che stanno mettendo in pericolo i nostri vestiti. È molto più probabile che ce ne accorgiamo quando vediamo dei buchi nei maglioni, nelle magliette o delle macchie sospette. Il primo indizio è proprio quello! Se notate che ci sono delle zone in cui i vostri abiti si sono stranamente rovinati, da sembrare proprio mangiati, è possibile che i responsabili siano questi insetti. Vediamo di conoscerli meglio.

Tipi di insetti dei tessuti: tarme comuni

I più comuni aggressori degli indumenti sono le tarme comuni dei vestiti, il cui nome scientifico è tineola bisseniella. Si tratta di una piccola falena dal colore beige o miele. L’insetto in sé non è pericoloso ma se si accoppia con un altro, saranno le larve a cibarsi dei vostri vestiti. Le larve sono molto piccole e non si vedono facilmente. Sono dei piccoli vermetti color bianco-crema con l’estremità del capo scura. La sostanza di cui si nutrono è la cheratina. Per questo, le tarme comuni del tipo besseniella, amano i tessuti naturali di origine animale come lana, cashmere o mohair, la seta. In mancanza di questi tessuti possono anche nutrirsi di lino e cotone e perfino di indumenti misti con tessuti sintetici.

Le tarme delle pellicce

Un altro insetto molto simile è la tarma tinea pellionella,  chiamata così proprio perché ama cibarsi di cotone e pellicce. La tinea pellionella è simile alla bisseniella, ma la larva è più scura. In più la sua caratteristica è porta con sé il bozzolo finché non se ne libera definitivamente, trasformandosi in falena.

La tignola dei tappeti

La tignola dei tappeti, preferisce invece le fibre più consistenti come appunto quelle dei tappeti. Il suo nome scientifico è thricophaga tapetzella, chiamata anche falena degli arazzi. Questa è tra le più grandi e la sua apertura alare può raggiungere i 14-18 mm. È simile alle altre falene ma ha una caratteristicha macchia nera sulle ali superiori, che sembra un fiocco. Adorano tutto quello che ha a che fare con la pelle degli animali, quindi i tessuti naturali come la lana e o la pelle. Sfarfallano tra giugno e settembre per cui la primavera è il periodo in cui le larve si attivano e si nutrono dei tessuti. Sarà quindi il momento ideale per pulire e lavare i tappeti in modo naturale.

Pesciolini della polvere (o pesciolini d’argento)

pesciolino arg

Difficile non averli visti almeno una volta. I pesciolini della polvere o detti anche del legno o del bagno, sono nostri conviventi da più di 300 milioni di anni. Il loro nome scientifico è lepisma saccharina. Misurano circa un centimetro di lunghezza e sono argentati, con la forma di pesce. Sono molto longevi, fino a tre anni di età e anche molto prolifici. Per cui è veramente molto difficile sbarazzarsene.

Adorano gli ambienti umidi, impolverati e poco illuminati. Per questo è facile che si annidino dietro i mobili del bagno. Questi insetti sono ghiotti di amidi e di zuccheri. Ci si accorge se hanno attaccato i nostri vestiti quando vediamo delle piccole macchie giallastre, difficili da eliminare.

Per debellarli è importante aspirare sempre bene ogni angolo della casa, arieggiare bene per evitare l’umidità. Si possono anche creare delle trappole ad hoc con patate e pane.

Infine anche grilli e scarafaggi, attratti dal cibo che rimane in giro per casa o sui tessuti possono provocare grossi danni.

Antreno

Un altro insetto mangia tessuti è l’antreno. Si tratta di un piccolissimo coleottero, dal colore bianco, nero, grigiastro e la forma tondeggiante. Le sue larve sono minuscole e difficili da vedere ad occhio nudo. Tuttavia sono molto voraci.

Le termiti

Infine, le termiti, piccoli insetti alati, giallastri, dalla forma simile alle formiche che divorano il legno. Queste possono essere attratti dai tessuti che contengono cellulosa, il nutriente principale che traggono dal legno. Questo caso è molto raro. Tuttavia, se fossero presenti nel vostro armadio o nelle cassettiere, è meglio fare subito una disinfestazione. 

Prevenire ed eliminare gli insetti dei tessuti

Le pulizie di primavera o di cambio stagione sono il momento ideale per spolverare bene l’armadio e lavarlo. Quando si fa il cambio di armadio si dovranno lavare tutti i vestiti che saranno conservati.

Anticamente si usava la naftalina per proteggere maglioni di lana, coperte di lana e cappotti. Ma oggi sappiamo che oltre ad essere dannosa per l’uomo lo è anche per i tessuti stessi. Esistono tanti rimedi chimici contro questi insetti. Tuttavia consigliamo di utilizzare prodotti econolgici e naturali. Un’alternativa ecologica e innocua sarebbero i sacchetti di lavanda o di legno di cedro. Queste essenze naturali hanno un odore che è un repellente naturale contro le tarme. Attenzione però a non lascarle a contatto diretto con i vestiti, che potrebbero macchiarsi.

Per quanto riguarda i maglioni, ricordiamo di lavarli prima di conservarli. Si devono poi riporre in scatole o buste chiuse e possibilmente aggiungere un sacchettino di legnetti di cedro o di lavanda essiccata nello scomparto. I capi piccoli o molto delicati si possono mettere in congelatore per un tempo che va dalle 48h alle 72h.

I tappeti invece si devono aspirare benissimo sia sulla superficie che sulla parte che tocca il pavimento e in tutte le direzioni. Il sacchetto che contiene le sostanze aspirate deve essere eliminato subito insieme all’indifferenziata, evitando di tenerlo in casa.

Sia i tappeti che i cappotti si possono igienizzare con l’uso di una scopa o apparecchio a vapore. Le altissime temperature uccideranno qualsiasi parassita o insetto che si sia annidato nelle fibre.

In generale, bisogna sempre aspirare bene tutti gli angoli dove si deposita la polvere, soprattutto nelle zone più buie e umide e garantire una buona ventilazione degli ambienti.

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