La muffa bisogna eliminarla quanto prima dalle nostre camere, ma qual è il metodo migliore per ridurre le possibilità che si formi?
È antiestetica, certo, e anche maleodorante, ma quello che non tutti sanno è che la muffa in casa può mettere anche a repentaglio la nostra salute. Si associa infatti a una maggiore prevalenza di sintomi respiratori, ad asma e a danni funzionali respiratori. Va da sé, quindi, che la muffa bisogna eliminarla quanto prima dalle nostre camere, ma qual è la strategia migliore per ridurre le possibilità che si formi?
Presto, in un nostro prossimo articolo, Fabrizio Zago, chimico e fondatore del Biodizionario e di EcoBioControl, ci spiegherà nei minimi dettagli come debellare la muffa con acqua ossigenata e soda. Noi intanto conosceremo, grazie al Ministero della Salute, tutte le misure per ridurre l’esposizione alle muffe.
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La muffa altro non è che un fungo che si manifesta sotto forma di macchie verdi o nere sulla superficie dei muri o dei soffitti, sui bordi delle finestre, sui mobili o sui tappeti, in bagno, in cucina e ovunque vi sia un elevato tasso di umidità. Le cause della sua diffusione possono attribuirsi anche a sistemi di riscaldamento non installati correttamente o poco efficaci. Ma questo non è il solo disagio. La muffa emana tossine nell’aria, dannose per gli esseri umani: i loro effetti si manifestano attraverso un indebolimento del sistema immunitario e con l’apparizione di difficoltà respiratorie.
Molti sono i metodi fai-da-te per eliminarla, ma senza dubbio una cosa è certa: non serve la candeggina come molti credono! Le sue componenti, infatti, possono portare la muffa a diffondersi ulteriormente, peggiorando il problema invece di risolverlo.
Misure per ridurre l’esposizione alla muffa
- assicurarsi che i muri esterni, le fondamenta, i sottotetti e l’attico siano isolati e ben ventilati
- cercare di mantenere all’interno dell’abitazione un’umidità inferiore al 50%
- assicurarsi che non vi sia terra o altro materiale che possa drenare l’umidità a diretto contatto con i muri della casa
- non usare tappeti o moquette in zone con alta umidità come bagno, cucina, lavanderia
- non lasciare i vestiti stesi ad asciugare per molto tempo in ambienti chiusi poco ventilati
- cercare di eliminare fenomeni di condensa che spesso sono causa di umidità; in presenza di condense è consigliabile aerare frequentemente l’ambiente
- eliminare le macchie di muffa con tinture speciali antimuffa a base di acqua
- assicurare la corretta manutenzione di umidificatori e condizionatori e del sistema di ventilazione meccanica, in particolare delle bocchette esterne e dei filtri
- pulire regolarmente le guarnizioni dei frigoriferi; vuotare e pulire frequentemente le vaschette dell’acqua nei frigoriferi autosbrinanti (Leggi qui: Come pulire le guarnizioni del frigorifero: trucchi, consigli e perché dovresti farlo più spesso)
- lavare regolarmente le tende della doccia, il lavandino, la vasca e le pareti di bagno e cucina magari con questa candeggina fatta in casa
- limitare il numero delle piante ornamentali (le muffe possono essere aerodisperse quando le piante sono reinvasate, spostate o annaffiate, e comunque aumentano l’umidità ambientale)
- i depuratori di aria muniti di filtri adeguati possono essere efficaci nel rimuovere le spore fungine
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