Con questi piccoli accorgimenti è possibile risolvere lo spiacevole inconveniente invernale di avere i vetri sempre appannati
Con questi piccoli accorgimenti è possibile risolvere lo spiacevole inconveniente invernale di avere i vetri sempre appannati
In inverno, la differenza di temperatura fra dentro e fuori genera il fenomeno della condensa: in pratica, il vapore acqueo proveniente dall’ambiente più caldo si deposita su una superficie fredda (come, ad esempio, i vetri delle finestre o i finestrini delle auto) e si trasforma in goccioline d’acqua.
Ci sono poi attività – come il cucinare o il fare una doccia con acqua calda – che producono ancora più vapore negli ambienti domestici e contribuiscono ulteriormente alla formazione della condensa. Un fenomeno fastidioso in auto, perché l’appannamento dei vetri può inibirci la visuale e rendere la guida pericolosa, e sgradevole anche a casa, perché finisce con il macchiare i vetri interni del nostro appartamento. Come fare per evitarlo?
La presenza dei vetri appannati, oltre a essere sintomo del divario fra le temperature, è anche indice di una mancanza di ossigenazione degli ambienti interni in cui fa più caldo. Ecco perché per evitarla (o ridurla) è molto importante arieggiare gli ambienti: in casa, è bene ogni tanto aprire le finestre e far circolare l’aria fredda proveniente dall’esterno – bastano cinque minuti due o tre volte al giorno.
Questo preverrà anche il rischio di proliferazione di batteri e muffe: l’acqua di condensa, infatti, è simile a quella piovana (cioè è priva di sali) e può essere facilmente causa di cattivi odori e muffe che possono danneggiare le pareti e i mobili in legno. Se siamo in auto, invece, basterà tenere un po’ aperto il finestrino e far passare un po’ d’aria nell’abitacolo.
(Leggi anche: Muffa e umidità in casa: quali conseguenze per la salute?)
Un’altra strategia potrebbe essere quella di adottare un deumidificatore per mantenere costante la percentuale di umidità nei nostri ambienti: soprattutto se si accendono i termosifoni, la percentuale di umidità si può abbassare molto, e un ambiente troppo secco può far male anche alla nostra salute, prima che rappresentare un incentivo alla formazione di condensa sui vetri.
La percentuale di umidità ideale, che avrebbe mantenuta costantemente, si attesta attorno al 40-50%. In auto, invece, potremmo avere un problema opposto: il nostro respiro in un abitacolo di pochi metri quadrati può provocare un aumento dell’umidità, che può essere assorbita se poniamo nella macchina un sacchetto con cristalli di silicio (facilmente reperibili nei negozi di ricambi per auto o su Internet), che sono in grado di assorbire l’umidità in eccesso e contribuire così ad evitare la condensa sui vetri e sui finestrini. Se vogliamo essere certi che il livello di umidità dei nostri ambienti sia quello ideale, possiamo investire qualche euro nell’acquisto di un igrometro, che ci indicherà quando l’aria interna si sarà saturata di vapore.
Infine, per evitare la condensa in casa è bene isolare, chiudendo le porte, gli ambienti in cui cuociamo le pietanze: dopo la cottura, attiviamo la cappa aspira-fumi e apriamo la finestra della cucina per far arieggiare la stanza e far uscire il vapore accumulato.
Lo stesso discorso vale anche dopo che si è fatta una doccia calda: basterà chiudere la porta del bagno e aprire al contempo la finestra, per far uscire il vapore generato dall’acqua calda. Un altro consiglio per evitare l’umidità in casa è quello di evitare di far asciugare i panni in casa, stendendoli sui termosifoni accesi: l’acqua contenuta nella biancheria bagnata non farà altro che aumentare i livelli di umidità.
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