Capsule e tabs per lavatrice e lavastoviglie rilasciano microplastiche? Il test

Le capsule monodose per lavatrice e lavastoviglie non incidono sul rilascio di microplastiche, a inquinare sono i vestiti sintetici

Le microplastiche stanno contaminando i nostri mari e in particolare alcuni prodotti sono causa della loro diffusione. Ma qual è il contributo delle capsule monodose per lavatrice o lavastoviglie su questo tipo di inquinamento? Per capirlo Altroconsumo ha effettuato un test.

Nell’ambito del progetto Clean, finanziato dalla Commissione Europea, Altroconsumo ha testato capsule e tabs per lavatrice e lavastoviglie. Si è andato ad indagare in particolare su cosa accade durante il lavaggio al microfilm, quella pellicola che si trova all’esterno e che contiene il detersivo. 

L’involucro delle capsule monodose è idrosolubile ma, se non dovesse sciogliersi bene, potrebbe causare il rilascio consistente di microplastiche. Per vedere se questo è un problema reale, sono stati selezionati 39 detergenti in capsula e tabs (20 per lavatrice e 19 per lavastoviglie) scegliendo tra i marchi leader dei Paesi partecipanti allo studio, non solo Italia ma anche Belgio, Portogallo e Spagna.

Per ogni detersivo testato, il laboratorio ha condotto lo stesso ciclo di lavaggio, utilizzando la stessa lavatrice o la stessa lavastoviglie. Per quanto riguarda la biancheria, sono state lavate coperte 100% poliestere già precedentemente lavate (vi ricordiamo che è in particolare al primo lavaggio che i tessuti rilasciano più microfibre) con programma rapido a 30 °C e centrifuga a 1200 giri.

Per quanto riguarda la lavastoviglie, invece, sono state lavate con ogni detersivo le stesse stoviglie, utilizzando un programma a 55°C di 90 minuti. 

Dopo ogni lavaggio è stata prelevata l’acqua di scarico per analizzarla ma, dato che la presenza di microplastiche poteva dipendere anche da altri elementi rispetto a quello che si voleva valutare (il microfilm che racchiude le capsule), i laboratori hanno condotto parallelamente anche altre prove. Nello specifico, è stata analizzata l’acqua utilizzata, fatto un lavaggio con un detergente liquido, un lavaggio a vuoto, uno solo con le coperte e uno solo con le stoviglie, senza detersivo.

I risultati

Dalle prove effettuate emerge che l’involucro di caps e tabs si scioglie bene e non contribuisce in modo rilevante al rilascio di microplastiche. Queste però sono state trovate ugualmente nelle acque reflue delle lavatrici. La fonte, specifica Altroconsumo, era un’altra: i tessuti sintetici.

Mentre nelle acque di lavaggio delle lavastoviglie non c’erano residui di microplastiche in nessuno degli scenari analizzati, diversa era la situazione dell’acqua di scarico delle lavatrici. In questo caso, infatti, sono stati trovati residui di microplastiche sotto forma di fibre aggrovigliate derivanti principalmente dal PET (polietilene-tereftalato), presente nelle coperte lavate.

Ne abbiamo parlato proprio ieri di quanto, anche nel nostro piccolo, possiamo fare per ridurre la diffusione di microplastiche a partire da un semplice bucato, considerando che diversi studi hanno mostrato quanto sia grave ed esteso il rilascio di tali particelle inquinanti a partire dalle lavatrici. (Leggi anche: Cosa puoi fare tu fin da subito per ridurre le microplastiche del bucato scaricate dalla lavatrice).

Fonte: Altroconsumo

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