Il bicarbonato è davvero ecologico?

Conosciamo molto bene il bicarbonato di sodio come ingrediente multiuso per le pulizie di casa, per la cura della persona o da utilizzare in cucina. Il bicarbonato è davvero ecologico? Proviamo a fare chiarezza.

Conosciamo molto bene il bicarbonato di sodio come ingrediente multiuso per le pulizie di casa, per la cura della persona o da utilizzare in cucina. Il bicarbonato è davvero ecologico? Proviamo a fare chiarezza.

Forse non tutti sanno che il bicarbonato è sia naturalmente presente in natura sia prodotto a livello industriale. È la produzione industriale del bicarbonato che ci preoccupa, soprattutto se le aziende che lo realizzano non rispettano l’ambiente fino in fondo. Nell’autoproduzione dovremmo sempre tenere conto della provenienza delle materie prime.

Qualcuno di voi, esperto di chimica, conoscerà il bicarbonato di sodio in base alla formula NaHCO3 e con due denominazioni alternative: carbonato acido di sodio o carbonato monopodico. Di per sé il bicarbonato è un sale di sodio dell’acido carbonico.

Quali sono i problemi della produzione industriale del bicarbonato di sodio? Il bicarbonato industriale viene prodotto partendo dall’ammoniaca. Vengono utilizzati anche cloruro di sodio e anidride carbonica. Grazie alla reazione chimica tra questi elementi si ottiene il bicarbonato di sodio così come lo conosciamo, secondo il metodo Solvay.

Esiste però, per nostra fortuna, il bicarbonato di sodio naturale che in Italia viene estratto principalmente dalle cave della zona di Rosignano, in Toscana. Nel caso del bicarbonato estratto dalle cave abbiamo a disposizione un ingrediente puro, così come ce lo dona la natura, e che non ha bisogno di lavorazioni industriali. Il bicarbonato di sodio naturale viene denominato ‘purissimo’ ed è adatto agli usi alimentari – l’industria alimentare lo utilizza come additivo E500 – oltre che ai classici usi alternativi per le pulizie e la bellezza.

Nel mondo il giacimento principale del bicarbonato di sodio naturale è il bacino di Green River che si trova negli Stati Uniti.

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Il bicarbonato in natura si trova frequentemente disciolto nelle acque superficiali e sotterranee ma è presente più raramente come minerale.

Dato che il bicarbonato è una sostanza comunemente presente in natura, il suo impatto ambientale post-utilizzo è decisamente più basso rispetto a quello di altre sostanze di origine industriale presenti nei comuni detersivi. Ed è per questo che lo scegliamo come ingrediente spesso presente nelle nostre pulizie ecologiche.

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Il metodo Solvay per la produzione del bicarbonato consiste nel far passare ammoniaca e anidride carbonica in una soluzione di cloruro di sodio, la reazione che avviene produce cloruro di ammonio e bicarbonato di sodio. In questo processo l’ammoniaca viene completamente riciclata, solo la salamoia (il cloruro di sodio) ed il calcare (il carbonato di calcio) vengono consumati e l’unico prodotto di scarto è il cloruro di calcio (qui la descrizione completa de metodo Solvay per produrre il bicarbonato).

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bicarbonato di sodio

Possiamo continuare ad utilizzare il bicarbonato per le pulizie di casa, per la cosmesi naturale o per la lievitazione, quando è adatto all’uso alimentare, ma forse dovremmo porre più attenzione a quale tipo di bicarbonato mettiamo nel carrello: naturale o di origine industriale?

Solvay e l’inquinamento

Sappiamo che in Italia la produzione del bicarbonato avviene nello stablimento Solvay di Rosignano, in Toscana. Le famose ‘spiagge bianche’ di questa zona purtroppo non sono un paradiso caraibico ma la conseguenza dell’accumulo degli scarti industriali che, viste le conseguenze sull’ambiente, non vengono smaltiti come si dovrebbe.

Arpat, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Toscana, ha pubblicato i dati sull’inquinamento provocato da Solvay. L’Arpat parla di metalli pesanti scaricati in mare dallo stablimento Solvay di Rosignano.

Tra queste sostanze troviamo l’arsenico, il cadmio, il rame, il piombo, il cromo e lo zinco. Inoltre Solvay scarica in mare dei cloruri, con particolare riferimento al cloruro di calcio. Arpat specifica che la Sodiera di Solvay usa antracite, coke e calcare nel ciclo produttivo. In queste materie prime è contenuto dell’arsenico che purtroppo viene rilasciato in mare.

Consulta qui tutti i documenti dell’Arpat sull’inquinamento dello stablimento Solvay di Rosignano.

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Quale bicarbonato scegliere?

Se non siamo sicuri di dove e come venga prodotto il bicarbonato che troviamo normalmente al supermercato, per essere ancora più amici dell’ambiente dovremmo decidere di acquistare solamente il bicarbonato di sodio purissimo di origine naturale che troviamo in vendita nei negozi di prodotti biologici e online proprio con la dicitura ‘bicarbonato purissimo’ (di origine naturale) o ‘bicarbonato sodio puro’ ben presente e visibile sulle confezioni. Se dovete utilizzare il bicarbonato come agente lievitante in cucina, fate attenzione che il prodotto che state acquistando sia adatto all’uso alimentare.

Marta Albè

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