Ammorbidenti: 7 alternative naturali ai tradizionali prodotti chimici

Chi rinuncerebbe mai alla morbidezza di un capo pulito e profumato? Nonostante gli spot pubblicitari ci persuadono ad acquistare ogni tipo di ammorbidente: dal più profumato al più concentrato, dal più economico al più efficace... non lasciamoci ingannare: gli ammorbidenti chimici sono uno fra i prodotti più tossici per uso domestico.

La maggior parte degli ammorbidenti chimici, diffusi in commercio, contengono sostanze per nulla biodegradabili.

I componenti sono in prevalenza esterquat, additivi, profumi, addensanti o perlanti e coloranti. Si tratta di sostanze (additivi, fosfati, pentano, limonene, benzil acetato, coloranti artificiali) che risultano altamente inquinanti per l’ambiente e nocive per la salute dell’uomo. Possono scatenare reazioni allergiche, asma, dermatiti, soprattutto nei bambini e nei soggetti più sensibili, nonché danni al sistema nervoso. Sono state riscontrate correlazioni fra l’insorgenza di malattie come il cancro, danni al fegato e ai reni e l’uso di ammorbidenti convenzionali contenenti queste sostanze tossiche. Nonostante tutto la soluzione c’è!

Siete pronti a rinunciare agli ammorbidenti commerciali senza privarvi della morbidezza dei tessuti? Basta seguire i nostri sei suggerimenti per disintossicare il bucato e renderlo sempre più naturale ed ecologico:

Bicarbonato di sodio

Sciogliere mezzo bicchiere di BICARBONATO DI SODIO in acqua e aggiungere in lavatrice per il lavaggio degli indumenti. Il bicarbonato riduce l’elettricità statica dei tessuti e addolcisce l’acqua ( in chimica si definisce una “sostanza tampone“)

Palline da tennis

L’elettricità statica è la ragione per cui i tessuti, senza sostanze ammorbidenti, si seccano e si elettrizzano per strofinio. Per eliminare questo inconveniente chiedete in prestito DUE PALLINE DA TENNIS a qualche giocatore incallito magari vostro vicino! Strano, ma vero: lasciarle rotolare nell’oblò renderà i vostri capi morbidi e più ecologici che mai. Gli unici svantaggi che possono rendere questo metodo poco praticabile sono un’eventuale allergia alla gomma delle palline o l’effetto inquinante sui capi d’abbigliamento causato da quel particolare processo chiamato off-gassing generato dal calore prodotto durante il lavaggio e il contatto fra la gomma e i tessuti.

Aceto

Un’alternativa come addolcente può essere l’aggiunta di un bicchiere d’ ACETO all’acqua di lavaggio. L’importante è non versarlo direttamente sui panni, ma soltanto nell’apposito cestello, separato dal detersivo, in modo che le due sostanze non si scontrino, annullando reciprocamente il loro effetto.

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Fogli di alluminio

Un’altra alternativa per ridurre l’elettricità statica consiste nell’inserire un FOGLIO DI ALLUMINIO accartocciato a sfera nella lavatrice insieme ai vestiti. Renderà morbidi anche i capi più delicati nonostante la tesi diffusa secondo la quale un’eccessiva esposizione all’alluminio può provocare effetti negativi per la salute.

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Dividere il bucato

Altro consiglio per ridurre l’elettricità statica è di dividere il bucato separando i tessuti naturali da quelli sintetici, colpevoli dell’elettrizzazione degli abiti in misura maggiore rispetto alle fibre naturali come il cotone, il bambù, la canapa e il lino.

Acido Citrico

Un ammorbidente casalingo per il bucato può essere preparato semplicemente disciogliendo all’interno di un contenitore di plastica pulito, in cui si saranno versati 500 ml d’acqua di rubinetto, 20 gr di acido citrico (3 cucchiai). È consigliabile utilizzare un flacone con tappo, in modo da poterlo agitare prima dell’utilizzo. Calcolate di impiegare circa 50 ml del prodotto ottenuto per ogni lavaggio in lavatrice, versando l’ammorbidente nell’apposito scomparto. Per ottenere un ammorbidente efficace e profumato, addizionate il tutto con 5 gocce di olio essenziale di lavanda.

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Ammorbidenti naturali (acquistati sfusi)

Se il fai-da-te non è il vostro forte, potete provare alcuni degli ammorbidenti naturali ed ecologici, a disponibili nei migliori negozi per la casa, nei supermercati biologici, nelle botteghe del commercio equo e solidale, ma, ormai, anche nelle grandi catene di distribuzione, preferendo quelli bio-ecologici venduti sfusi.

Ricordiamo che acquistando tessuti il più possibile naturali si assicura un lavaggio a prova di morbidezza. Per risparmiare tempo e soldi e soprattutto per la salute e per l’ambiente questo e altro ancora!

Michela Silvestri

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