Come realizzare delle piccole cisterne d’acqua nel tuo giardino per contrastare la siccità

Conservare l'acqua piovana e utilizzarla per innaffiare le piante è un ottimo modo per contrastare la piaga della siccità: ecco come fare

La siccità è un problema di cui abbiamo già parlato in numerosi articoli e che va aggravandosi con l’arrivo dell’anticiclone e la diminuzione delle piogge.

Per chi ha un piccolo giardino, la stagione estiva rappresenta in effetti un momento drammatico: le alte temperature creano un urgente bisogno di acqua, ma l’emergenza idrica impedisce di innaffiare le piante e il terreno come sarebbe necessario.

Ma è possibile, in qualche modo, conservare l’acqua piovana come accadeva in antichità (quando l’acqua corrente non esisteva), in modo da poterla riutilizzare per irrigare il giardino quando c’è mancanza di acqua?

Sì, è la soluzione è creare un serbatoio per la raccolta dell’acqua piovana durante l’inverno, in modo da disporne in estate, quando le temperature salgono in modo esagerato.

Conservare l’acqua in giardino

Le soluzioni per conservare l’acqua piovana esistono e sono diverse, ma l’idea di base è sempre la stessa: deviare il corso della pioggia attraverso un sistema di tubazione ad hoc verso un luogo in cui possa essere conservata a lungo nel tempo e “riciclata”.

Cisterna

Se abbiamo un giardino sufficientemente grande per ospitarla, potremmo pensare di installare una cisterna sotterranea: basta una buca di circa due metri cubi per incassare nel terreno una cisterna di capienza fino a 5.000 litri. Alla cisterna si potrà collegare poi una pompa a mano in modo da sfruttare la riserva idrica per innaffiare piante e fiori.

Stagno

Se abbiamo meno spazio o vogliamo una soluzione più gradevole dal punto di vista estetico, possiamo optare per uno stagno: esso, oltre a fungere da riserva idrica, creerà un habitat per animali e piante che amano l’umidità – l’importante è collocarlo in un’area ombreggiata del giardino (magari sotto un pergolato) e evitare che troppe foglie vi cadano all’interno.

Serbatoio esterno

Quest’ultima soluzione è economica e pratica, poiché non prevede alcun tipo di lavoro nel terreno ma contempla solo l’ingombro del serbatoio stesso, che può essere di grandezza e capienza variabili.

Leggi anche: Ecco l’ora giusta in cui dovresti innaffiare le tue piante

Qualche consiglio utile

Attenzione al fondo dello stagno

Se abbiamo optato per l’installazione di uno stagno artificiale, evitiamo di utilizzare PVC o altri materiali plastici per rivestirne il fondo: questi, oltre a essere derivati del petrolio molto inquinanti, rilasciano nel terreno microplastiche pericolose per l’ambiente e la nostra salute.

Al contrario, possiamo utilizzare un fondo argilloso o sassoso che tratterrà l’acqua in modo naturale; inoltre, per evitare la formazione di muschio e alghe nell’acqua che ristagna, possiamo aggiungere della sabbia sul fondo.

Piante che sopravvivono bene alla siccità

La scarsità di acqua, oltre a suggerirci di installare un serbatoio idrico in giardino, dovrebbe portarci a una scelta più oculata degli alberi e dei fiori: scegliere piante sempreverdi o piante legnose, arbusti e piante grasse è un’ottima strategia per risparmiare acqua quando si irriga.

In generale, le piante con foglie piccole e dure hanno bisogno di meno acqua e resistono meglio a siccità e alte temperature; allo stesso modo, le piante caratterizzate da radici profonde, poiché sono in grado di raggiungere anche l’acqua dalle regioni del suolo più basse.

Qualche esempio? Il lino perenne (detto anche lino blu), l’artemisia, il cavolo, il tulipano selvatico, la verbena, la camomilla dei tintori.

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