La pianta di glicine è molto affascinante ma anche tossica. Ingerire i suoi semi può portare a vari e fastidiosi effetti collaterali, diventando pericolosa soprattutto per bambini ed animali domestici. Vediamo insieme cosa succede in caso di avvelenamento e come correre ai ripari
Il glicine, è una pianta leguminosa molto rustica e vigorosa appartenente al genere Wisteria, della grande famiglia delle Fabacee. Questa pianta rampicante originaria della Cina, assai robusta e longeva, si fa notare fin dal principio della primavera per il suo profumo delicato per la bellezza dei suoi fiori lilla o bianchi che si raccolgono in numerosi grappoli penduli. (Leggi anche: Glicine, tempo di potatura! Come e quando potare la pianta rampicante più scenografica di tutte)
Purtroppo oltre ad essere particolarmente bella e suggestiva, questa pianta è molto velenosa e può essere rischiosa, soprattutto per bambini ed animali. I baccelli e i semi sono considerati le parti più tossiche della pianta, questi infatti contengono sostanze chimiche nocive, che se ingerite possono portare a diversi sintomi tra cui vomito, diarrea e vertigini. Vediamo insieme cosa fare se qualcuno li ingerisce
Come avviene l’avvelenamento da glicine?
La pianta di glicine è uno tra gli arbusti ornamentali più popolari al mondo, oltre ad essere molto bello. La sua capacità di arrampicarsi su ogni tipo di sostegno e la sua classica fioritura a grappoli ne fanno una delle piante più affascinanti senza ombra di dubbio. Inoltre è una pianta molto scenografica, che si presta ad essere utilizzata per decorare pergolati, balconi, terrazze e colonne, rendendo gli esterni della vostra abitazione davvero suggestivi e allegri.
Come molte altre piante anche il glicine ha delle parti estremamente tossiche, tra cui rientrano i semi e la radice. Nello spiacevole caso in cui il vostro bambino o il vostro animale domestico dovesse ingerirlo per errore i primi sintomi saranno molto simili a quelli di una gastroenterite: vomito e dolori addominali con diarrea, congestione del volto e dilatazione pupillare. Tra gli altri sintomi ritroviamo:
- pallore
- sonnolenza
- mal di testa
- vertigini
- nausea
- pupille dilatate
- bruciore alla bocca
Cosa fare in caso di avvelenamento da glicine
Se qualcuno dovesse involontariamente esporsi alla pianta di glicine, potete tempestivamente correre ai ripari seguendo questi semplici passaggi che aiuteranno il soggetto avvelenato:
- Asciugategli delicatamente la bocca.
- Fate bere dell’acqua e fategliela sciacquare per poi sputare i semi in bocca
- Fate bere loro qualche piccolo sorso d’acqua per sciacquare il materiale rimanente nello stomaco.
- Se la loro bocca è irritata, fare succhiare immediatamente cubetti di ghiaccio per lenire il fastidio e il dolore
- Se avvertono nausea o vomito, manteneteli idratati con frequenti piccoli sorsi di acqua
Se dopo aver seguito tutti questi passaggi non notate un miglioramento dei sintomi è consigliabile rivolgervi al vostro medico, soprattutto se si tratta di bambini o animali, perché in questi casi si tratta di soggetti delicati che fanno fatica ad esprimersi velocemente.
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Fonti: poison.org/eapcct.org
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