Nuova vita per 450 stazioni e linee ferroviarie in riuso grazie al riuso sociale, ambientale e culturale. Le vecchie strutture saranno riqualificate e restituite ai cittadini sotto una luce diversa.
Nuova vita per 450 stazioni e linee ferroviarie in riuso grazie al riuso sociale, ambientale e culturale. Le vecchie strutture saranno riqualificate e restituite ai cittadini sotto una luce diversa.
Il tutto grazie ad un accordo tra FS Italiane e Banca etica che collaboreranno proprio per promuovere progetti sostenibili, crowdfunding e l’assegnazione delle stazioni e linee ferroviarie a soggetti che poi concretamente vorranno gestire gli spazi rinnovati.
Avevamo già parlato di iniziative del genere promosse dalle Ferrovie che già dal 2014 dava in concessione d’uso gratuito le stazioni, a chi si impegna alla loro manutenzione e all’organizzazione al loro interno di attività socio-culturali.
“Le stazioni ferroviarie non sono più solo luoghi dove iniziano o finiscono i viaggi. E sviluppando progetti di sostenibilità sociale e ambientale il Gruppo FS Italiane vuole facilitare e favorire, anche attraverso comodati d’uso, attività associative del Terzo settore e del mondo no profit”, ha sottolineato Renato Mazzoncini, AD e DG di FS Italiane.
Un’opportunità da non perdere per chi è alla ricerca di uno spazio da trasformare in luogo di incontro per corsi e conferenze o di una sede per le riunioni della propria associazione. Già di esperienze positive ne abbiamo viste tante, come gli esperimenti di street art a Sasso Marconi, il book crossing a Ponte di Piave e ancora il centro d’accoglienza per migranti di Melfi. Adesso si aggiunge questa nuova formula.
“L’intesa con FS Italiane è un’occasione per mettere in pratica iniziative di rigenerazione territoriale secondo i principi della finanza etica: con pari attenzione cioè alla sostenibilità economico-finanziaria e a quella socio-ambientale”, ha concluso Alessandro Messina, DG di Banca Etica.
Tutti i dettagli saranno presto disponibili a questo link
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Dominella Trunfio