Creare un giardino con il prato sintetico può sembrare una scelta comoda, ma è estremamente dannosa per l'ambiente e la nostra salute
Molte persone scelgono di acquistate prati e fogliame artificiali per dare un tocco “green” a giardini, piscinette e terrazzi, sedotti dai costi contenuti di questi oggetti di design e dalla manutenzione praticamente inesistente, se paragonata a quella necessaria a tenere in vita un prato vero.
Malgrado l’aspetto accattivante di questi giardini artificiali, adornati spesso con fiori finti, si tratta dell’oggetto meno naturale che possa esistere al mondo: steli d’erba, foglie e fiori sono realizzati in plastica pura, e sappiamo che la plastica è un derivato del petrolio altamente inquinante e inospitale per qualsiasi essere vivente.
Quindi, installando sul terrazzo un prato sintetico stiamo lanciando un chiaro messaggio di “divieto di ingresso” rivolto a api e altri piccoli insetti, che beneficerebbero di fiori e piante per nutrirsi e svolgere il loro ruolo di impollinatori, creando un ambiente assolutamente inospitale per la loro sopravvivenza.
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Ma non sono solo gli insetti impollinatori a venire danneggiati dalla scelta di installare un giardino in plastica. In questo periodo, con le temperature record che stiamo sperimentando, i prati sintetici si surriscaldano e possono diventare più caldi addirittura dell’asfalto o del cemento: questo non fa altro che aumentare la temperatura percepita in città.
Al contrario, un giardino costituito da erba e alberi veri ha un effetto rinfrescante su tutto l’ambiente circostante: le foglie e gli steli d’erba rilasciano acqua sotto forma di vapore acqueo, contribuendo ad abbassare la temperatura; le fronde degli alberi creano zone d’ombra più fresche in cui cercare riparo dalla calura (e offrirlo a uccellini e altri piccoli animali che vivono nelle nostre città).
Recenti studi hanno dimostrato che la distribuzione della vegetazione in città cambia il modo in cui il suolo assorbe e rilascia calore, contribuendo all’aumento (o alla diminuzione) della temperatura percepita. In particolare, si è osservato che le aree urbane che vedono la presenza di alberi hanno una temperatura superficiale molto più bassa rispetto ad aree cementificate.
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Se pensiamo che i prati finti incamerano calore durante il giorno e sono costituiti da plastica (un materiale sensibile alle alte temperature), non è difficile immaginare che i finti steli d’erba possano diventare bollenti, rappresentando un rischio per gli animali che vi passano sopra a zampe scoperte e che possono ustionarsi, ma anche per i bambini che magari giocano sul prato.
L’eccessivo calore, poi, potrebbe portare come conseguenza anche lo scioglimento degli steli stessi, che si fondono sotto i raggi cocenti del sole e rilasciano microplastiche altamente tossiche per l’ambiente e la nostra salute.
Ultimo danno, ma non per importanza, riguarda la perdita della biodiversità in cui i prati sintetici certamente svolgono un ruolo. La sopravvivenza di insetti, uccelli e piccoli animali è già messa a dura prova dal fenomeno dell’agricoltura intensiva: in questo scenario, gli orti urbani o i giardini provati possono rappresentare in molti casi la salvezza di numerose specie, che possono trovare riparo e ristoro all’ombra di un albero o in un piccolo prato.
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Insomma, ci sono molti buoni motivi per creare un prato “vero” nel nostro giardino o per ospitare piante con fiori vivi sul nostro balcone. Certo, la manutenzione potrebbe risultare un po’ problematica, soprattutto se siamo all’inizio e non abbiamo molta esperienza, ma l’ambiente e gli animali ci ringrazieranno per questa scelta – e noi potremo godere di un po’ di frescura in queste torride giornate.
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