Wagendorf Lohmuhle: il villaggio di caravan a impatto zero nel cuore di Berlino

È possibile vivere in maniera alternativa, ecosostenibile e autosufficiente nel cuore di una grande metropoli? A giudicare dal risultato ottenuto dagli abitanti di Wagendorf Lohmühle http://www.lohmuehle-berlin.de/ un piccolo villaggio di caravan e roulotte realizzato in un'area pubblica che si estende tra i quartieri di Kreuzberg e Treptow di Berlino, decisamente sì. Si può davvero fare.

È possibile vivere in maniera alternativa, ecosostenibile e autosufficiente nel cuore di una grande metropoli? A giudicare dal risultato ottenuto dagli abitanti di Wagendorf Lohmühle un piccolo villaggio di caravan e roulotte realizzato in un‘area pubblica che si estende tra i quartieri di Kreuzberg e Treptow di Berlino, decisamente sì. Si può davvero fare.

Qui dal 1996, anno di realizzazione delle prime case-caravan, è nato un intero quartiere “handmade”, realizzato con materiali di recupero, dove i pannelli solari trasformano l’energia del sole in energia elettrica gratuita e grandi spazi comuni consentono di poter godere anche della vita all’aperto, assaporando gli odori e i profumi della natura e coltivando il cibo per il proprio sostentamento.

A Wagendorf Lohmühle, fuori da queste bellissime roulotte auto-costruite, gatti, cani, conigli, uccelli e un paio di tartarughe scorrazzano tranquillamente in compagnia di bambini e adulti, che hanno scelto di vivere nel modo più naturale possibile, autoproducendo energia e cibo. Da anni stanno sperimentando, con successo, un nuovo modo di vivere la città, dando vita anche a progetti culturali e artistici ogni mese, come concerti, workshop, letture, spettacoli, cinema e mostre. Sempre alimentati, ovviamente, da energia eolica e solare. Non c’è acqua corrente, ma si ricorre a un semplice meccanismo di riutilizzo delle acque piovane e delle acque grigie, mentre nella “Free Box” si possono lasciare o prendere vestiti, scarpe e giocattoli usati da altri residenti per riutilizzarli. Poi c’è il compostaggio, realizzato con una tecnica che utilizza 80 diverse specie di microrganismi per riequilibrare il suolo.

Vivere lontano dai grandi blocchi di cemento a cui siamo abituati non è semplice, soprattutto d’inverno, quando nevica e fa davvero freddo. Ma, che si tratti di una sorta di dichiarazione politica, di un villaggio di architettura sperimentale, di rinnovo e riappropriazione degli spazi urbani o di uno specie di comunità hippy, l’esperienza di Wagendorf Lohmühle dimostra che ne vale davvero la candela, nonostante le difficoltà.

A noi, comunque, piace credere che si tratti semplicemente un gruppo di persone che hanno scelto di vivere in maniera ambientalmente ed eticamente sostenibile. E il fatto che abbiano optato per una grande capitale europea come Berlino per farlo, dovrebbe far riflettere sul modo in cui viviamo noi.

Roberta Ragni

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