Come riciclare in maniera creativa i vostri vecchi vinili per continuare a farli vivere sotto nuove, sorprendenti vesti;
Caldo. Fisico. Il microsolco analogico restituisce un colore ed una qualità acustica che, in oltre un secolo di innovazioni, paiono ancora ineguagliati. E quando anche, per inevitabile destino, il nostro amato vinile viene escluso a suon di salti e stridenti graffi da quell’accorto, rituale abbraccio tra puntina e giradischi, e reso muto, esso resta comunque ed indiscutibilmente un oggetto estetico dal minimale quanto ammaliante fascino. Come recuperare allora quel nostro logoro LP che tanto ci ha tenuto compagnia?
Se ne cercate un utilizzo che vada al di là dell’adornare pareti bianche, potreste allora strizzare l’occhio alle tante idee creative che circolano sul web, operando un riciclo fai-da-te dei dischi in vinile sicuramente più originale e fantasioso.
Disponendo di attrezzi di uso comune fino ad arrivare a quelli un po’ più specifici potreste, ad esempio, lasciarvi inspirare dalle creazioni di Jeff Davis, designer americano, che con la linea Vinylux, sezionando, ritagliando, incollando, riplasmando vecchi dischi riesce a ricavare originali oggetti d’arredamento e ricercati accessori dal sapore vintage e, (in base alle stime riportate sul sito secondo cui con Vinylux in 4 anni si sarebbero recuperati circa due tonnellate e mezzo di vinile) assolutamente eco-friendly.
Se non disponeste di stampi a caldo o seghe circolari, orologi, sottobicchieri, portafoto, ciotole, piatti e centrotavola vengono venduti a costi contenutissimi (si va dai 18 ai 26 dollari) e sono visionabili nel sito di Elsewares.
Ed è sempre l’anima di un vecchio disco il porta-appunti-porta-cd presentato invece dal sito ArtGallery 18 al prezzo di 30 dollari: un oggetto divertente ed utile realizzabile a casa propria in pochi minuti con coltello, colla naturale e cartone.
Ai più pratici ed ai più esperti forse invece piacerà, con l’aiuto di un seghetto alternativo, cimentarsi nella creazione di ciondoli e monili di tendenza come quelli presentati da “Alarm Industries” sul sito vlinvling al prezzo di circa 25 dollari oppure, se l’uncinetto è il vostro forte, doppiare lo stile decisamente originale delle borse della linea “Rifiuti…geneticamente modificati“ presentati da Carmen sul blog “Mani d’arte”.
Se artisti di fama mondiale (Radiohead, Madonna e Coldplay per citare i più noti) scelgono di rilanciare l’analogico affidando le loro recenti opere anche alla sensualità vinilica e se i mercatini second hand traboccano di LP per il sollucchero di vecchi appassionati e nuovi adepti pronti a giurare che il disco non conosce tramonto, beh, allora la vostra scelta si fa decisamente (mi si perdoni il termine) trendy oltre che “green”. Pur essendo un materiale riciclabile al cento per cento (sminuzzato e poi rimesso in forma), il vinile (pvc), infatti, per essere smaltito, richiede, come tutti i processi analoghi, un notevole dispendio d’energia.
Durante la loro vita “musicale” vi hanno emozionato, affascinato talvolta commosso, lasciate allora che i vostri vecchi vinili continuino a farlo sotto nuove, sorprendenti vesti; riciclare in questo modo intimo e creativo avrà sicuramente tutto un altro sapore, pardon, un’altra musica.