Vero o finto che sia, lunga vita all’albero di Natale!

Che abbiate scelto quello vero o quello finto, dopo le feste ecco come allungare la vita all'albero di Natale

Sembra dal web che la battaglia si sia combattuta fino alla fine: albero vero o albero finto? Le iniziative green, soprattutto nelle scuole, che hanno promosso concorsi per la creazione di alberi di Natale veramente “eco”, creati riciclando materiali di scarto e rifiuti, sono state numerosissime ed hanno dato vita ad un caleidoscopico, colorato ed originale ventaglio di alternative ma, a livello commerciale, l’albero in plastica sembra aver avuto la meglio facendo registrare un meno 70% sull’acquisto degli alberi di Natale veri.

Certo l’albero finto ha i suoi vantaggi, economici e pratici ma, in quanto figlio del petrolio, di “ecologico” ha davvero ben poco. Noi, in linea con le maggiori associazioni ecologiste parteggiavamo, con la dovuta accortezza, per l’acquisto dell’albero vero, l’originale, che, secondo un’analisi del Life Cycle Assessment, consuma, durante l’intero ciclo di vita, un quinto dell’energia impiegata dall’albero finto, sfrutta per la produzione solo fertilizzanti e fitofarmaci e rende utilizzabili terreni poveri e scoscesi, come le pendici delle colline, che altrimenti rimarrebbero incolti. Voi quale avete scelto?

Se avete optato per il primo, beh, l’unico consiglio che possiamo darvi è quello, passate le feste, di riporlo in cantina, conservarlo in maniera adeguata ed utilizzarlo per quanti più anni possibili, almeno tamponerete il danno, se invece avete scelto coscienziosamente il secondo, ovvero acquistandolo presso rivenditori autorizzati o vivai e comunque senza radici recise, potreste suggellare questo periodo di bontà per antonomasia con un ultimo atto d’amore nei confronti del mondo, della natura e del vostro spirito ambientalista permettendo all’albero che avete accolto in casa e che v’ha rallegrato col suo profumo e le sue forme, di continuare a vivere e a crescere in un ambiente più consono di quello del salotto di casa.

La regola numero uno è quello di ripiantarlo in giardino o in un vaso da esterno subito dopo le feste” suggerisce Isabella Pratesi del Wwf mentre FareAmbiente lancia una campagna di raccolta degli alberi veri a Roma e nel Lazio per tutti coloro che non possiedono un giardino.

Terminata la raccolta li distribuiremo ad associazioni accreditate per reimpiantarli, oppure direttamente provvederemo noi con i nostri volontari», spiega Piergiorgio Benvenuti, coordinatore Fareambiente Lazio.

Per tutti coloro che invece hanno aderito alla proposta di “noleggio” lanciata da Ikea per questo Natale ricordiamo che l’albero acquistato presso i punti vendita dell’azienda svedese può essere riconsegnato, assieme allo scontrino (per usufruire del buono acquisti pari al pezzo dell’abete), dal 7 al 12 gennaio 2010.

Se invece volete chiudere il Natale in maniera dolcissima vi suggerisco quella che per tanti anni è stata una tradizione di famiglia: il 6 gennaio, giorno dell’Epifania, con i vostri bambini, i vostri amici, la vostra famiglia o con tutti quelli che avete più a cuore, organizzate, dolciumi alla mano, una bella scampagnata fuori porta, in montagna. Portate con voi una pala ed il vostro albero di Natale, scegliete un posto adatto, quello che più vi piace e, tutti assieme, ripiantatelo. Potrete tornare a trovarlo durante l’anno, ogni volta che volete e, ricordando quel gesto d’amore che è assieme educazione e sentimento, capirete che non è solo l’albero ad essere cresciuto.

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