n progetto green e social-friendly che ha preso il nome di “Palas por Pistolas” , ovvero “Badili al posto delle pistole”, con cui l’autore ha voluto dimostrare che oggetti associati all’idea di morte, sofferenza e dolore possono essere riciclati e trasformati in strumenti che regalano vita e bellezza
Nessuno lo aveva mai fatto prima: trasformare pistole e fucili in tante pale da giardino, per offrire un servizio utile alla città e allo stesso tempo abbellirla esteticamente. È stata questa l’idea dell’artista messicano Pedro Reyes, che ha pensato ad una nuova idea di riciclaggio creativo dal valore sociale.
È andato in giro per la città messicana di Culiacán, tristemente famosa per il record di criminalità, dove i cartelli stradali, i muri e gli edifici per strada sono costantemente crivellati, e ha recuperato più di 1500 fucili, offrendo dei buoni spesa per acquistare apparecchiature elettriche ed elettrodomestiche in cambio di armi da fuoco.
Un progetto green e social-friendly che ha preso il nome di “Palas por Pistolas” , ovvero “Badili al posto delle pistole”, con cui l’autore ha voluto dimostrare che oggetti associati all’idea di morte, sofferenza e dolore possono essere riciclati e trasformati in strumenti che regalano vita e bellezza.
L’idea di Reyes ha destato l’attenzione dei direttori del giardino botanico di Culiacán, che hanno offerto all’artista un luogo per mettere a punto la sua opera.
Pedro Reyes, prima di mettersi al lavoro, ha consultato tutte quelle famiglie che hanno subito violenze o hanno perso qualche familiare per colpa delle armi da fuoco o per la droga diffusa in città. Poi, si è messo all’opera.
Palas por pistolas from Palas x Pistolas on Vimeo.
Una volta raccolti, i fucili sono stati passati in un rullo compressore che li ha frantumati e inviati poi ad una fonderia. Il metallo ottenuto dalla fusione è stato poi modellato fino ad assumere la forma di tante pale da giardino: 1527 fucili si sono così trasformati in 1527 badili. E – nel giardino botanico – per ognuna di queste pale verrà piantato un nuovo albero.
Un’opera che dimostra come dall’inferno delle armi e della morte si possa raggiungere la bellezza della vita.
Fonte e foto: webecoist