Manutenzione: le 10 cose stupide che garantiscono lavoro agli idraulici

Con i tempi di crisi economica che viviamo uno dei mestieri dal sicuro reddito e da un’utilità piuttosto evidente è, certamente, l’idraulico.

Con i tempi di crisi economica che viviamo uno dei mestieri dal sicuro reddito e da un’utilità piuttosto evidente è, certamente, l’idraulico. Nel corso di un anno, statistica alla mano, un nucleo familiare lo chiama generalmente almeno due volte. E, generalmente, tariffe e prestazioni a domicilio sono sempre abbastanza esose. Soprattutto, nessuno di noi potrà mai dire “certo un po’ caro come prezzo”, poiché, in questo ambito, è proprio il caso di dire che nessuno capisce un “tubo”. Di seguito, quindi, 10 cose stupide che garantiscono lavoro a questa categoria. Essendo un po’ più accorti, forse, potremmo evitarle e con semplici accortezze risparmiare anche sulla bolletta dell’acqua.

Lasciare i tubi aperti durante l’inverno

È il classico errore, soprattutto per coloro che hanno una seconda casa in qualche posto dove l’inverno è particolarmente rigido. Se si lascia aperta l’acqua, non è molto difficile sospettarlo, si gelano. Questo può portare fino alla distruzione del tubo stesso. Provate, quindi, a essere meno pigri e chiudete il rubinetto.

Usare i tubi d’areazione per ogni cosa, ma non per l’aerazione

Per i tubi d’areazione si intendono tutti quegli scarichi fondamentali per lo sfiato: essenziali per evitare un effetto di aspirazione che inibisce il drenaggio e altrettanto utili per sbarazzarsi dai gas che emergono dalle fognature. Se, ad esempio, per mettere la tua nuova tv via cavo vai a toccare uno di questi tubi si potrebbe correre il rischio di alterare una riserva infinita di aria importantissima per tutto il sistema fognario. Quindi, il consiglio è di lasciare sempre (per ogni eventuale lavoro) tutto come si è trovato.

Usare eccessivamente prodotti per la pulizia dello scarico

Usati con la giusta moderazione e seguendo le indicazione questo tipo di prodotti giovano, senza dubbio, alla manutenzione dello scarico. Quando, però, si abbonda possono addirittura corrodere alcuni materiali. Inoltre per la maggior parte dei casi si tratta di prodotti altamente tossici che sarebbe preferibile sostituire con la soda caustica

Versare agenti chimici in un sistema settico

Non molto diffusi in Italia, quello settico è una sorta di sistema privato di acque reflue. Anche in questo caso, se si seguono con cura le modalità di manutenzione non si corre nessun problema. Nel caso, però, ci si improvvisi gettandoci candeggina, pulitori di scarico, vernici e saponi anti-batterici, il rischio di rovinarlo è piuttosto probabile. Queste sostanze, infatti, mangiano i “batteri elimina rifiuti”, quanto mai essenziali all’interno di una fossa settica.

Inchiodare, eliminare o tagliare i tubi idraulici nascosti

Effettivamente qua siamo ai livelli del premio “scemenza 2010”, però si è sentito anche questo. Prestare attenzione in questa caso è quasi riduttivo. Bucate un tubo con una vite e assisterete ad un effetto geyser in grado di farvi trovare in una pozza d’acqua epica.

Unire due metalli differenti nella formazione di un tubo

Quando metalli diversi, come il rame e l’acciaio, si toccano, un processo chiamato azione galvanica conduce alla corrosione. La corrosione, quindi, si trasformerà in perdite ed ecco che il guaio è fatto. Non vi improvvisate, chiamate un esperto.

Versare grasso nello scarico della cucina

Avete l’abitudine di versare la pancetta o il bacon nello scarico della cucina mentre magari pulite la pentola utilizzata per fare una gustosa carbonara? Bene, smettetelo di fare. Il grasso animale è il non plus ultra per l’intasamento dell’impianto fognario.

Utilizzare lo scarico della cucina come se fosse un pozzo senza fine

La sotto non c’è un motore trita tutto e nemmeno un mostro antologico che con fauci e denti giganteschi divora ogni cosa gettata. Farina, riso, bucce di patata e anche elementi meno fibrosi come gli asparagi potrebbero intasare l’impianto. Un consiglio: evitate.

Rimozione di un lavello

Ok, non è un errore comune e neanche stupido (giacché dubito possano esserci così tante persone che abbiano provato a rimuovere un lavello autonomamente). C’è venuto in mente però ricordando quegli eccessi di “green” che spesso si incontrano sul web. Su un noto sito americano (che per pudore si evita di menzionare) si suggeriva di togliere alcune parti dello scarico per far sì che le acque potessero essere raccolte e riutilizzate. A meno che non si sia un idraulico (appunto) non provateci. È più di un’ipotesi che possiate fare più danni che altro.

Utilizzare il WC come un cestino

Su questo punto possiamo anche non aggiungere altro.

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