Come usare 150mila bottiglie di plastica? Costruendo la tua isola personale! Lo ha fatto Richart Sowa, in Messico
Come usare 150mila bottiglie di plastica? Costruendo la tua isola personale! Lo ha fatto Richart Sowa, un artista, un ambientalista e un ex falegname che ha assemblato una massa di spazzatura e materiali artificiali riciclati, raccolti in quasi sette anni, per costruire la sua isola personale in Messico.
Si trova nelle acque di Isla Mujeres, sulla costa caraibica del Messico ed è nata tra la fine del 2007 e il 2008. Secondo Green Travel Life, Joyxee Island è la seconda isola artificiale di Sowa, che costruì la sua prima isola di plastica nel 1998, vicino a Puerto Aventuras, Cancun. Ma questa fu distrutta dall’uragano Emily nel 2005.
Sowa non si è arreso. Ha raccolto all’interno di alcuni sacchi oltre 150.000 bottiglie di plastica e li ha fissati ai vecchi pallet in legno, prima di lanciarli in acqua. Ha poi messo la sabbia e la terra sulla parte superiore, riuscendo in qualche modo a fornire una base per gli alberi e le altre piante presenti sull’isola. Come zenzero, agave e fiori di ibisco. O come le mangrovie, le cui radici in crescita si snodano attraverso la rete dei sacchi con le bottiglie, aiutando a mantenere tutto legato insieme.
L’artista raccoglie l’acqua piovana per il suo lavandino e sfrutta pannelli solari per cucinare. I suoi rifiuti umani, poi, diventano concime.
“Perché dovrei comprarlo se già ce l’ho?”, spiega l’uomo, che, per chi lo vorrà andare a trovare, è un padrone di casa molto accogliente e gentile. A tutti i visitatori spiega ogni cosa dell’isola e della casa. Provate per credere…
Foto credit: Facebook di Richart Sowa
Roberta Ragni
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