Gli imballaggi in acciaio recuperati e interpretati da artisti italiani, diventano quadri e sculture: un’originale idea regalo per Natale e al tempo stesso un prezioso gesto di solidarietà a favore di UNICEF
Riciclo creativo, quante cose si possono fare recuperando gli imballaggi in acciaio? Tantissime, anche degli originalissimi regali di Natale nel segno della solidarietà a favore di UNICEF.
È l’idea di RICREA, il consorzio nazionale senza scopo di lucro per la raccolta e il riciclo degli imballaggi in acciaio come barattoli, scatolette, tappi, fusti e bombolette, che dà loro nuova vita trasformandoli in quadri e sculture.
Vere e proprie opere d’arte che verranno esposte a “Strenne d’Artista / Creare e RICREAre”, la mostra inaugurata a Genova presso lo spazio espositivo Artelier nel cortile maggiore di Palazzo Ducale. L’iniziativa durerà un mese e verranno esposte opere di artisti provenienti da tutta Italia, che potranno essere acquistate e regalate come dono per le prossime festività natalizie.
“Il riciclo creativo trasforma gli imballaggi in acciaio in un dono capace di durare nel tempo – spiega Roccandrea Iascone, Responsabile Comunicazione di RICREA -. Genova, che ospita questa iniziativa, è una città che storicamente ha un forte legame con l’acciaio, risorsa riciclabile al 100% e all’infinito che in questa occasione diventa anche un veicolo di solidarietà”.
“Ancora una volta il mondo dell’arte si mobilita per sostenere l’azione dell’UNICEF in emergenza – commenta Franco Cirio del Comitato Provinciale di Genova per l’UNICEF – Conoscendo la sensibilità dei genovesi sono certo che grazie a questa gara di solidarietà Genova potrà testimoniare come sempre di essere in prima linea dalla parte dei bambini”.
Tra gli artisti che hanno aderito all’iniziativa ci sono Roberto Bravi, veronese, che utilizza vecchi bidoni e scatole in acciaio trovate abbandonate in campagna, nei letti dei fiumi o in mercatini dell’usato per rappresentare il mestiere del padre calzolaio; Paolo Chimeri, artista ligure, orafo e autore di grandi sculture che con la sua opera dimostra che l’esperienza artistica può trovare riflessi poetici anche in immagini non convenzionali né accademiche; Maurizio Melis Roman, nato a Santiago del Cile, che nella scultura fa uso di materiali di recupero e la cui arte evoca mondi primordiali e lontani.
Ma molti altri artisti sono stati chiamati a partecipare, dando vita alla serie di dipinti “Doni tondi” realizzati su un supporto speciale: un barattolo di acciaio come quelli normalmente utilizzati per conservare il pomodoro, pressato fino a formare un disco.
Cosa aspettate allora? Soprattutto se vi trovate nei pressi di Genova, fate un salto alla mostra: tutte le opere in esposizione potranno essere acquistate e così potrete fare un regalo originale per il prossimo Natale e devolverete nello stesso tempo tutto all’UNICEF.
Germana Carillo
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