L'enzima batterico che si trova originariamente nel compost può essere usato per produrre nuove bottiglie in PET degradando le vecchie in poche ore
Riciclare la plastica in poche ore. Una prospettiva che oggi sembra meno lontana grazie a un nuovo enzima batterico, in grado di riciclare il PET producendo nuova plastica riutilizzabile all’infinito.
A crearlo sono stati gli scienziati di Carbios, che hanno sfruttato un enzima batterico originariamente scoperto nel compost delle foglie. Esso infatti aveva ridotto le bottiglie in blocchi chimici poi utilizzati per produrne nuove di alta qualità.
Secondo gli ideatori si tratta di una svolta se si considera che la maggior parte delle tecnologie di riciclaggio esistenti riescono a produrre plastica non di qualità.
Miliardi di tonnellate di rifiuti di plastica stanno inquinando il pianeta, raggiungendo anche gli angoli più remoti, dall’Artico alla fossa delle Marianne e rappresentando un rischio particolare per la vita marina.
Sfruttando le capacità dell’enzima batterico, Carbios ha sviluppato una tecnologia in grado di riciclare il PET e altre materie plastiche creando PET riciclato, equivalente al PET vergine.
“Il processo di riciclaggio di Carbios, il primo nel suo genere, avvia una vera transizione verso un’economia circolare e può prevenire meglio l’inquinamento da plastica che sta danneggiando i nostri oceani e il pianeta” spiega Carbios. “Questa tecnologia innovativa apre anche la strada al riciclaggio delle fibre di PET, un’altra grande sfida nel garantire un ambiente pulito e protetto per le generazioni future”.
Come funziona
Di recente, i dettagli sul nuovo enzima sono stati illustrati da un articolo pubblicato su Nature. Gli scienziati hanno analizzato l’enzima e introdotto mutazioni per migliorare la sua capacità di scomporre la plastica in cui sono prodotte le bottiglie. Lo hanno anche reso stabile a 72° C. A quel punto, il team ha utilizzato l’enzima ottimizzato per abbattere una tonnellata di bottiglie di plastica di scarto, che sono state degradate al 90% in sole 10 ore. Gli scienziati hanno quindi utilizzato il materiale per creare nuove bottiglie di plastica per alimenti.
Di fatto, l’enzima “mutante” suddivide il PET nei suoi blocchi originali, che poi possono essere utilizzati per produrre altra plastica di alta qualità.
“Questa tecnologia brevettata offre il potenziale per riciclare ripetutamente la plastica PET e spianare la strada per il contenuto di PET riciclato al 100% in nuovi prodotti. In effetti, Carbios ha ottenuto un primato mondiale usando la sua tecnologia enzimatica per creare bottiglie in PET da plastica riciclata al 100%. Questo approccio biologico può gestire tutte le forme di PET (trasparente, colorata, opaca e multistrato) e fibre di poliestere” spiega Carbios.
Inoltre, il processo richiede una scarsa quantità di energia e nessun solvente:
“Creando un’economia circolare da materie plastiche e fibre usate, la tecnologia di riciclaggio avanzata di Carbios offre una soluzione sostenibile e responsabile” spiega la società.
Carbios ha stretto un accordo con la società di biotecnologie Novozymes per produrre il nuovo enzima su scala usando i funghi. In questo modo, il costo finale sarà solo il 4% di quello della plastica vergine a base di petrolio.
La tecnologia ha già fatto gola a colossi come L’Oréal, Nestlé Waters e Pepsi che hanno creato un consorzio per velocizzarne l’immissione sul mercato, prevista per i prossimi 4-5 anni.
Fonti di riferimento: Carbios, Nature
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