I rifiuti elettronici si trasformano in gioielli e saranno i protagonisti di una nuova sezione del Museo del Riciclo, il portale nato tre anni fa grazie all'iniziativa di Ecolight, il consorzio per la gestione dei RAEE, per promuove il recupero creativo di apparecchi, pile e accumulatori fuori uso.
I rifiuti elettronici si trasformano in gioielli e saranno i protagonisti di una nuova sezione del Museo del Riciclo, il portale nato tre anni fa grazie all’iniziativa di Ecolight, il consorzio per la gestione dei RAEE, per promuove il recupero creativo di apparecchi, pile e accumulatori fuori uso.
I monili e i bijoux ottenuti dal riciclo di vecchi impianti elettronici – e tutti i progetti di recupero creativo – saranno presentati in occasione della prossima edizione di Ecomondo, che si terrà nella Hall Sud di Rimini Fiera dal 7 al 10 novembre.
Al Museo del Riciclo – in particolare nella nuova sezione dedicata al tema degli eco-gioielli – gli utenti potranno apprezzare tanti monili e oggetti decorativi nati dall’estro di artisti che hanno deciso di lavorare materiali destinati alla discarica per trasformarli abilmente degli oggetti preziosi.
Tra questi ci sono anelli, collane, orecchini e bracciali, ma anche gemelli e spille, che hanno trovato una nuova vita e un nuovo impiego grazie alla creatività delle persone.
Per il lancio della sezione è stata scelta la collezione byLudo realizzata da Ludovica Cirillo, una giovanissima artista, attiva fin da piccola nelle attività di recupero creativo, che ha lavorato con pezzi di tastiere e mouse.
Collier CrazyR
Anello Cubo
Anello Mouse
Ludovica ha sempre avuto una particolare attenzione per l’ambiente e i rifiuti e una predisposizione per l’arte; nel tempo ha deciso di unire queste due passioni e dedicarsi così al recupero creativo di vecchie apparecchiature elettroniche per creare dei gioielli e oggetti decorativi riutilizzabili. Due anni fa Ludovica è stata selezionata dal Comitato Scientifico di TNT, il Festival dedicato ai giovani promosso dal Ministero della Gioventù, ed è rientrata tra i primi 200 talenti italiani. Oggi frequenta architettura alla London Metropolitan University.
“Mi piacciono le sfide in cui si mette in gioco la propria creatività con il concetto del riuso, – ha spiegato Ludovica – oggi molto importante se si vuole evitare sprechi consumistici e contribuire a salvare il nostro pianeta dai rifiuti”.
Ma Ludovica non è la sola a trasformare vecchi rifiuti elettronici in splendidi gioielli: anche Cristian Visentin ha realizzato anelli e collane da vecchie schede elettroniche, ma anche carta, plastica derivata dalle bottiglie, carta, bottoni e metalli.
“È sorprendente – ha detto Walter Camarda, presidente di Ecolight – la creatività espressa nell’utilizzo di materiali di scarto. I rifiuti acquistano nuova vita diventando oggetti preziosi e di tendenza. Ma soprattutto diventano espressione dell’importante messaggio di cui, attraverso il Museo del Riciclo, ci facciamo portatori: è possibile dare una nuova vita ai rifiuti semplicemente riciclandoli“.
E questo vale per ogni tipo di materiale, dalla carta ai metalli:
“Parliamo di plastica, ferro, metalli e vetro che compongono prevalentemente i rifiuti elettronici. – ha detto il direttore generale di Ecolight, Giancarlo Dezio – Se conferiti correttamente, dai RAEE è possibile ottenere materie prime seconde capaci di far risparmiare energia. Portare all’isola ecologica i propri RAEE, oppure affidarli ad una struttura specializzata com’è Ecolight, è anche evitare che siano disperse nell’ambiente sostanze inquinanti: pensiamo solamente ai gas refrigeranti contenuti dei frigoriferi o al mercurio che si trova nelle lampadine a risparmio energetico”.
Verdiana Amorosi
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