Forse non tutti sanno che i rifiuti organici, il cosiddetto "umido", costituisce circa un terzo dei nostri rifiuti e purtroppo ancora in molti ignorano che quello che si getta nel cestino spesso potrebbe diventare una risorsa.
Purtroppo in molte città italiane, prima fra tutte Roma, non è ancora prevista la raccolta differenziata dei rifiuti organici. Ma anche in questo caso ognuno di noi può dare comunque il suo contributo per far fronte all’ “emergenza rifiuti” e riutilizzare in casa i rifiuti alimentari trasformandoli in compost per il proprio giardino o per coltivare l’orto sul balcone.
Paghiamo al fioraio circa 3 euro per un sacco da 20 litri di terriccio universale senza renderci conto che gettiamo via kg di materiale organico. Basterebbe, invece, un po’ di pazienza per l’attesa e i nostri rifiuti organici ci daranno il terriccio di cui abbiamo bisogno. Terriccio ottimo e completamente gratuito.
Vi avevamo già parlato di come realizzare del buon compost fai-da-te riutilizzando le foglie secche del giardino e gli scarti alimentari, ma iniziano ad affacciarsi sul mercato compostiere domestiche per interni: rappresentano una valida alternativa per chi volesse sfruttare al meglio i rifiuti organici con la comodità di fare tutto direttamente nella cucina di casa, pur non disponendo di uno spazio abbastanza grande per una compostiera tradizionale.
Sono diverse le idee e i prototipi (un modello particolarmente carino esteticamente è il Terraviva Domestic Composter), ma l’unica compostiera che sembra essere già in commercio è quella prodotta dalla NatureMill.
Ha pressappoco le dimensioni di un case di un computer fisso (cm: h51xp51xl30), un peso di 8 kg e accetta quasi tutti i rifiuti organici anche se non avendo un biotrituratore interno, non accetta scarti ossei, torsoli delle pannocchie, etc.
Sappiamo che nelle classiche (e ben più ingombranti) compostiere si arriva anche a temperature dell’ordine dei 60°-70°, temperature necessarie per il proliferarsi di batteri utili alla decomposizione della materia organica.
La compostiera da interni della NatureMill non contiene abbastanza rifiuti organici da permettere la naturale lievitazione della temperatura. Per questo motivo sfrutta energia elettrica (a detta dell’azienda produttrice consuma appena 5 kwh/mese) per scaldare i rifiuti organici fino ad una temperatura ottimale, permettendo così una corretta decomposizione.
Naturalmente è presente un filtro che provvede all’assorbimento di eventuali odori sgradevoli. Inoltre un’asticella metallica miscela lentamente e costantemente il composto. Questa compostiera elettrica riesce a smaltire fino a 55 kg di rifiuti organici al mese e va svuotata ogni 2 settimane: con un solo gesto si apre il cassettone superiore e, per semplice caduta, si riempie il vaso che si trova nella parte bassa della compostiera.
La compostiera NatureMill è disponibile in diversi colori e acquistabile direttamente online ad un prezzo che va dai 299 ai 399 dollari per la versione pro, ma smaltendo in questo modo i rifiuti organici, se previsto dalla vostra regione, potreste ammortizzare la spesa usufruendo delle agevolazioni economiche sulla tassa dei rifiuti.